Come scegliere un Tv LCD

tvDa Milano – Ormai la scelta della TV di casa, complice il repentino abbassamento dei prezzi, va sempre più verso modelli LCD di dimensioni più che generose.
Molti scelgono il proprio modello basandosi sull’equazione: più e grande, meglio vedo.
In realtà si tratta di un’idea sostanzialmente sbagliata, che attinge le sue ragioni più in un meccanismo di shopping compulsivo e irrefrenabile, specie una volta che ci si trova all’interno di una grande magazzino di elettrodomestici, che in dati tecnico scientifici conclamati.
Ma come deve essere un Tv LCD per garantire una buona qualità di visione?

Partiamo dalla distanza dello schermo dal punto in cui ci si siede per gustarsi i programmi Tv, tipicamente il divano del salotto.
Deve essere rispettata una distanza minima, perché, ad esempio, posizionare uno schermo LCD da 50 pollici a un metro dal divano comporta una visione per nulla ottimale.
In realtà esistono semplici formule matematiche per calcolare la distanza corretta. Con un televisore LCD o al Plasma 16:9 si può misurare l’altezza dello schermo e moltiplicarla per 3-3,5 volte: il numero ottenuto è la distanza minima a cui si può stare.
Altrimenti la misurazione può essere fatta sulla diagonale: basta prendere il valore dello schermo in pollici e moltiplicarlo per 3,75. Otterrete la distanza minima in centimetri.
Se poi si conosce la distanza esatta della posizione Tv dal divano, allora si può procedere con la formula inversa, basta dividere la distanza in centimetri per 3,75 e si ottiene la dimensione della televisione, espressa in pollici, che ci si può permettere in termini, non tanto economici, quanto di corretta visione.
Difficile? Per riassumere uno schermo LCD da 32 pollici necessita di una distanza minima di 1,2 metri, uno di 37 di 1,4 metri, uno di 42 LCD o Plasma di almeno 1,6 metri e uno schermo panoramico LCD o Plasma da 50 pollici di almeno 1,9 metri.
Ma non finisce certo qui. C’è poi il segnale. Se andate in un centro commerciale molti TV, con la l’ormai immancabile etichetta HD ready, saranno sintonizzati su canali, a dire il vero ancora pochi, HD (in alta definizione) o a lettori DVD.
La qualità dell’immagine che ne risulta è senz’altro eccellente. Nel settore DVD finalmente il Blu Ray di Sony è diventato il formato standard dell’alta definizione e se attaccate un lettore DVD ad una televisione predisposta per la visione in alta definizione si ottiene probabilmente la migliore qualità video in questo momento. Il discorso cambia davvero tanto se però ci si sposta su fronte dei programmi televisivi. Un televisore LCD per garantire una qualità degna del DVD deve avere in ingresso un segnale video digitale in alta definizione. Questo vuol dire che le riprese del programma devono essere effettuate con camere con ottica in alta definizione, che la regia digitale deve essere predisposta ad avere un’uscita adeguata e molto altro ancora. In Italia lo stato dell’arte è ancora un po’ approssimativo. I canali che trasmettono in HD sono davvero pochi, e perlopiù a pagamento, e le regie capaci di coprire eventi live, ancora meno. Forse le cose andranno meglio tra qualche anno, ma ora lo scenario è questo.
Se poi il segnale di ingresso arriva, orrore, direttamente dall’antenna sul tetto, quindi è analogico, la visione migliore si avrà solo coi “vecchi” Tv crt a tubo catodico. Facile anche capire perché: un sistema analogico non può trasmettere immagini superiori al formato 720×576 pixel, fa 414.720 pixel in tutto. Provate a mandare un segnale con questa risoluzione, ad esempio, su un LCD HD da 32 pollici capace di visualizzare 1366 x 768 pixel, ovvero oltre un milione di pixel. L’effetto sarà scadente perché semplicemente il televisore non ha in entrata tutti quei pixel da visualizzare e quindi l’immagine si sgrana.



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