Paradise Killer : la recensione

da Milano – Se siete amanti delle visual novel e nello stesso tempo amate i giochi investigativi, il nuovo Paradise Killer sviluppato da Kaizen Game Works edito Fellow Traveller disponibile su Steam al costo di 16,79 Euro e per Nintendo Switch fa al caso vostro, prima però lasciatevi condurre su una delle isole popolate da personaggi particolari che come credo religioso hanno delle divinità defunte. Questi personaggi fanno parte del consiglio vorrebbero creare un’isola perfetta popolata da

umani  con l’adorazione forzata di queste divinità con lo scopo di riuscire a risvegliarle. Peccato che ogni volta delle forze demoniache distruggono ogni cosa. Mentre stavano creando l’isola perfetta numero 25, c’è stato un’omicidio tra i membri del consiglio. Qui entra in scena la nostra eroina chiamata Lady Loves Die, tornata da un lungo esilio per investigare su ogni membro del consiglio alla scoperta del vero assassino. La nostra sexy eroina era stata esiliata per aver contribuito assieme alle forze demoniache nelle distruzione di una precedente isola. Detto questo eccoci catapultati in prima persona nell’esplorazione di un’isola alla ricerca di indizi e interrogatori per scoprire il colpevole. Ci tengo a precisare che l’intero gioco è sottotitolato in lunga Inglese. Lo scopo del gioco è il seguente: dovrete girare per l’intera isola alla ricerca di prove, indizi  e soprattutto lunghi dialoghi per garantire al colpevole una giusta punizione. Naturalmente ogni membro del consiglio avrà un’alibi di ferro, ma più informazioni e prove otterremo e maggiore sarà la percentuale di successo. Ricordatevi che ogni volta che otterrete una prova, avrete un nuovo dialogo da sbloccare, quindi dovremo continuamente esplorare e indagare minuziosamente ogni parte dell’isola in quanto alcuni indizi sono ben nascosti. Oltre a poter girare liberamente e letteralmente per ogni edificio avremo anche un piccolo PC che risulterà molto utile per raggruppare ogni possibile prova. Paradise Killer è un prodotto molto valido, se siete amanti del genere lo adorerete facilmente. Il suo stile grafico denominato vaporwave è davvero ben realizzato e naturalmente molto appariscente. Se non sapete cosa significa ve lo spiego subito. Si tratta di un termine che vuole raggruppare una corrente grafica/estetica/musicale degli anni 80/90 visti nei videogiochi. Quindi via a palazzo altissimi, a colori brillanti, a luci al neon e così via. Questo è perfettamente ricreato all’interno di Paradise Killer. L’unica nota negativa è l’impatto iniziale che avendo moltissima libertà di gioco, potrebbe disorientarvi per qualche istante. Naturalmente sono presenti moltissime guide su YouTube, quindi dormite sonni tranquilli. Se volete vivere un’avventura investigativa fuori dal comune questo titolo fa davvero al caso vostro. Vi lasciamo qui sotto alla nostra video recenesione!

Voto :9

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