HyQ, il robot quadrupede tutto italiano, esce dal laboratorio e… corre

hyq_robot_2010_b3Da Genova HyQ (Hydraulic Quadruped) il robot che potrà sostituire l’uomo in situazioni di emergenza dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, mostra i suoi ultimi progressi in un nuovo video su Youtube (in fondo all’articolo): è capace di superare gli ostacoli che trova lungo il suo percorso e, camminando per la prima volta fuori dal laboratorio, raggiunge la velocità straordinaria di 2 m/s.

HyQ è un quadrupede in alluminio di 1 metro di lunghezza per un peso di circa 70 chilogrammi, capace di camminare, correre, saltare e sollevarsi sulle zampe posteriori, sviluppato nel Dipartimento di Advanced Robotics (ADVR) diretto dal professor Darwin Caldwell. Grazie al nuovo sistema di misurazione inerziale IMU (Inertial Measurement Unit) HyQ è in grado di superare rapidamente gli ostacoli e correggere i suoi passi in tempo reale per mantenere una postura predeterminata. Dai primi test eseguiti su una pista di 20 metri, HyQ è in grado di raggiungere la velocità di 2 metri al secondo, che, secondo il team internazionale del HyQ Group coordinato da Jonas Buchli e Claudio Semini, potrà essere superata su un percorso più lungo.

Attraverso un sistema di controllo reattivo della forza delle zampe HyQ è in grado di rispondere alle irregolarità del terreno; il robot è infatti capace di adeguare il proprio passo per superare ostacoli di diversa dimensione e forma, come mostrato nel nuovo video.

HyQ è uno dei pochi robot quadrupedi al mondo che riesce a compiere movimenti veloci e precisi grazie a soluzioni ingegneristiche innovative, ispirate all’agilità e versatilità di movimento di alcuni animali a quattro-zampe presenti in natura, dal cane al cavallo, allo stambecco.

Questa versione avanzata di HyQ sarà presentata in occasione di una delle principali conferenze di robotica a livello mondiale, ICRA 2012, in programma dal 14 al 18 maggio a Saint Paul (Minnesota, USA), che quest’anno porta il titolo di “Robot e Automazione: innovazione per i bisogni di domani”. Il robot, infatti, è studiato per sostituire l’uomo in scenari pericolosi: edifici pericolanti o a rischio di esplosione, ambienti contaminati come centrali nucleari o industrie chimiche.

I prossimi passi? Il quadrupede sarà presto dotato anche di braccia.

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