Una ricerca NICE Actimize e Fulbright & Jaworski sulla conformità del mercato energetico rivela un settore consapevole, ma non ancora pronto, alle nuove regolamentazioni

actimize-logoDa Milano – Di fronte ai maggiori controlli messi in atto dagli enti di regolamentazione, le società energetiche riconoscono i molti rischi connessi alla mancanza di programmi di conformità, ma restano comunque frenate dagli elevati costi di questi programmi e scelgono di rimandare l’attuazione degli stessi. Questo è ciò che emerge da una recente ricerca condotta dal fornitore di software per la compliance NICE Actimize, una società NICE Systems, e lo studio legale internazionale Fulbright & Jaworski L.L.P.

Di tutti i rappresentanti delle società energetiche intervistate nello studio, nessuno crede che i controlli e le misure prese nei confronti di aziende energetiche possano diminuire. Di fronte ad un crescente controllo da parte degli enti di regolamentazione, più di un quarto degli intervistati è convinto che la propria azienda non dedichi abbastanza personale e risorse al rispetto di conformità.

“Analogamente al mercato del risk management di dieci anni fa, il mercato energetico si sta convincendo che la mancata attuazione di controlli efficaci potrebbe portare a notevoli rischi, all’imposizione delle normative da parte di enti di regolamentazione, a potenziali sanzioni e danni all’immagine aziendale”, ha detto Jim Heinzman, managing director dei trading market in NICE Actimize. “La ricerca indica che il settore riconosce i rischi e i danni associati a non investire in conformità. Malgrado ciò, oggi, la maggior parte delle organizzazioni non utilizza sistematicamente programmi di conformità ma preferisce affidarsi a sistemi di prima generazione per l’analisi di quest’ultima”.

“Ci troviamo ad un punto di flessione nel mercato dell’energia”, ha detto Erik J.A. Swenson, partner presso Fulbright & Jaworski. “I requisiti imposti dagli enti di regolamentazione e le attività di sorveglianza sono aumentati, ma il settore è ancora indeciso sui passi da compiere. Ci aspettiamo un adeguamento a questo regime da parte delle imprese attraverso l’implementazione di nuovi programmi nei prossimi 12-24 mesi, seguendo l’evoluzione delle normative”.

Un crescente bisogno di maggiore conformità
La ricerca indica che molti nel settore dell’energia sono consapevoli delle maggiori attività di controllo – delle risorse e delle infrastrutture – da parte degli enti di regolamentazione. Circa l’80% degli intervistati ritiene che il controllo del rispetto sulle normative da parte degli enti di regolamentazione verso le aziende del settore energetico aumenterà. Quasi il 40% degli intervistati è convinto che gli enti di regolamentazione abbiano già la capacità di esaminare l’attività di Energy trading, mentre altri credono questa capacità aumenterà nei prossimi anni. Questo significa che i programmi per il miglioramento della conformità e dell’infrastruttura, incluso l’utilizzo di sorveglianza automatizzata, potrebbero rappresentare un’esigenza concreta del mercato.

Maggior conoscenza delle norme, ma non ancora pronti a conformarsi
C’è un divario evidente tra come gli intervistati percepiscono la capacità di conformità della propria azienda e del mercato. Solo il 14% degli intervistati valuta ‘buona’ o ‘eccellente’ la disponibilità del settore dell’energia a conformarsi alle nuove normative del mercato, quasi due terzi degli intervistati pensa che i sistemi di conformità e controllo interni della propria azienda siano in grado di soddisfare le nuove normative. Meno della metà degli intervistati ha risposto che attualmente è dotato di un sistema di controllo che monitorizza le attività sospette una o più volte al giorno. Complessivamente, questi dati suggeriscono una certa incoerenza tra la consapevolezza del settore delle attuali normative che richiedono un monitoraggio quotidiano, e in alcuni casi più frequente, e la mancanza di esecuzione delle stesse.

Informazioni sulla ricerca
Questo studio è stato sponsorizzato da NICE Actimize e Fulbright & Jaworski. Infosurv, una società di ricerca indipendente, ha condotto lo studio nel secondo trimestre del 2010. I partecipanti alla ricerca sono rappresentanti di 142 aziende energetiche provenienti da tutto il mondo che hanno completato un questionario online di oltre 30 domande.

Per accedere al report complete visitare http://actimize.com/energytradingreport

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