Ancora un caso di nudo su iPhone

Posted On 07 Lug 2009
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iphone_screen_beautymeterDa Milano – Nelle scorse settimane sono stati riscontrati sull’Apple Store foto di nudo ed altro materiale illegale. Questo ha sollevato la questione se Apple è in grado o meno di esercitare un controllo sui contenuti che vengono divulgati per iPhone.

Il caso più recente riguarda la foto di una giovane ragazza, che sembra essere minorenne, ritratta come mamma l’ha fatta in “Beautymeter“, un’applicazione per iPhone. Per risolvere il problema alla radice, Apple ha deciso di rimuovere l’intera applicazione dal suo Store on line.

L’applicazione consentiva agli utenti di inserire la loro foto che poi veniva votata, commentata ed entrava a far parte di una classifica basata sul gradimento di tutti gli utenti.
Funnymals, creatore dell’applicazione, non ha obiettato alla decisione di Apple di cancellare la sua applicazione dall’Apple Store ha altresì dichiarato che nel regolamento veniva chiaramente vietato l’inserimento di foto di nudo.

Soltanto una settimana prima si era verificato un caso simile che aveva portato al medesimo risultato, questo perché, come ha affermato un portavoce della Apple, l’azienda non intende distribuire applicazioni con contenuti irrispettosi o immorali quali la pornografia. Da sempre, infatti, Apple ha fornito un’immagine di sé che la vede molto vicina alle famiglie e di conseguenza l’accettazione di un certo tipo di contenuti potrebbe risultare decisamente dannosa per l’azienda.



L’iPhone Apple Store contiene più di 50.000 applicazioni ed è sicuramente lo store più famoso e più grande del suo genere. Parte di queste applicazioni sono sviluppate all’interno della società ma una parte molto consistente proviene dagli utenti stessi. Pertanto, non è difficile immaginare, quanto sia ardua la lotta per lasciare fuori i contenuti indesiderati. Comunque, un professore di legge della Harward Law School, ha affermato che la Apple e gli sviluppatori delle applicazioni non possono ritenersi responsabili dei contenuti illegali che possono apparire sulle applicazioni fintanto che non ne conoscano il contenuto.

Al momento né il pubblico, né gli sviluppatori sono a conoscenza di come avviene il controllo e l’approvazione delle singole applicazioni. Per questo motivo molti sviluppatori decidono di rivolgere la propria attenzione ad altri telefoni.
Sull’ Android Store di Google ad esempio, la società ha scelto di non sottoporre i giochi e le applicazioni ad alcun controllo o censura.

Apple afferma che il 96% delle applicazioni ottiene l’approvazione per la pubblicazione.

In un recente aggiornamento del software Apple ha incluso un’opzione che offre all’utente la possibilità di scegliere quali contenuti intende bloccare sul proprio telefonino.

L’azienda sembra stia facendo tutto il possibile per salvaguardare la sua immagine e tenere fede al proprio proposito di bandire dal sito contenuti illegali o inappropriati.



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