Rivoluzione nelle abitudini dei consumatori: arrivano gli I-cons

Posted On 18 Set 2012
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final-infographic_mas02_08-the-i-factor-5Da Londra – Mentre i principali rappresentanti a livello globale nel settore della grande distribuzione si riuniscono questa settimana a Londra per il World Retail Congress, i retailers europei prevedono, come emerge dalla nuova ricerca MasterCard, che entro il 2020 il cellulare sarà  in grado di soppiantare il punto vendita fisico, il sito Internet e i call center quale più importante canale di comunicazione con i clienti. Solo il 3% di essi ritiene tuttavia che il settore stia già pienamente riuscendo a tenere il passo con la crescente domanda di acquisto multicanale da parte dei consumatori.

Lo studio, condotto su 300 dei più importanti gruppi retail europei, fa parte di un nuovo rapporto settoriale commissionato da MasterCard e realizzato dalla Economist Intelligence Unit, dal titolo “The I Factor: how consumer demand is driving retail innovation”. Il rapporto annuncia l’arrivo dell’era dell'”I-cons” – ovvero una nuova generazione di consumatori amanti dell’innovazione, in grado di utilizzare con consapevolezza tutti i canali d’acquisto – ed esamina il modo in cui i rivenditori stiano introducendo soluzioni innovative per essere competitivi in un mercato in fase di rapida evoluzione, avanzando nel contempo un’ipotesi sulla possibile evoluzione futura.

In particolare, i principali risultati del rapporto relativi al mercato italiano evidenziano i fattori che maggiormente andranno ad influenzare il settore retail nel nostro Paese:

  • Il cliente è il protagonista del cambiamento del settore retail: un retailer su tre ha indicato l’aumento della consapevolezza dei consumatori (34%) e la maggiore concorrenza con altri rivenditori (37%) come le cause fondamentali del cambiamento nel settore della distribuzione negli ultimi cinque anni.
  • I retailers aumenteranno gli investimenti in nuove soluzioni tecnologiche per soddisfare le esigenze dei clienti: più della metà (55%) dei retailers italiani nel corso del prossimo anno investirà in nuove tecnologie per favorire una maggiore diffusione degli acquisti online e tramite cellulare, una percentuale sensibilmente più alta rispetto alla media europea (35%) . Il 43% offrirà inoltre tecnologie di pagamento contactless all’interno dei negozi, ritenendole l’obiettivo più importante degli investimenti a breve termine.

    Inoltre, le previsioni per il 2020 sul mercato italiano indicano che:
  • il mobile commerce assumerà un ruolo di primo piano, sia attraverso l’uso della tecnologia NFC (Near Field Communication) o attraverso le funzioni di localizzazione geografica per offrire sconti mirati, gli smartphones e i telefoni cellulari saranno i negozi del futuro. Oggi vengono utilizzati solo dal 32% dei retailer italiani per comunicare con i loro clienti, ma entro il 2020, secondo il 42% degli intervistati, costituiranno il canale più importante, soppiantando negozi, computer portatili, call center e direct mail
    • Il punto vendita fisico non scomparirà, ma i servizi saranno”omnicanale”: gli investimenti a breve termine nel settore retail tendono a concentrarsi sul miglioramento delle offerte di commercio elettronico e mobile, ma nel contempo, nel lungo periodo, mirano a rivoluzionare la fornitura di servizi nel punto vendita, offrendo un servizio continuo attraverso tutti i canali a disposizione. Infatti, il 37% dei retailers del nostro Paese prevede di fornire punti vendita in cui sarà possibile pagare con i telefoni cellulari e gli smartphone all’interno dei negozi entro il 2020, mentre il 28% installerà chioschi self-service e il 29% utilizzerà le tecnologie di localizzazione per attirare nuovi acquirenti.

      La ricerca è stata realizzata dall’Economist Intelligence Unit e condotta su 300 dei più importanti gruppi retail europei.
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