ULTRAKILL: la recensione

da Milano – Il genere degli sparatutto in prima persona nel corso degli ultimi vent’anni ha subito dei drastici cambiamenti per quanto riguarda la difficoltà. Una mossa giustificata dal marketing di ampliare il pubblico e le vendite, ma allo stesso tempo a lasciare l’amaro in bocca ai veri puristi. Il sottoscritto nato negli anni ‘80 ve lo conferma con la firma. Quando ero bambino Doom e company  erano “quelli veri”. Non esisteva il fermarsi dietro a un muro e recuperare l’energia, c’era l’azione e la bravura pura del giocatore. Certamente erano presenti dei medikit però magari si arrivava ad un passo da loro con 1% di energia. Quindi occorreva rifare il livello, capire i propri errori ed ecco che siamo arrivati con magari il 30% di energia in più e tanta soddisfazione. Attualmente qualsiasi persona può finire un Call of Duty a livello Veterano, ma quanti riuscirebbero a finire
un gioco alla “vecchia scuola” al massimo livello di difficoltà? Seppur sia ancora in accesso anticipato, potete trovare il maestoso Ultrakill  sviluppato da : Arsi “Hakita” Patala  edito  New Blood Interactive su Steam al costo di 16,79€. Descrivere Ultrakill è come mettere nel frullatore : Doom + Quake + Devil May Cry ottenendo un mix esplosivo. Vi anticipo che si tratta di un titolo ultra violento con sangue a volontà, talmente tanto da cambiare il colore dello stage. Detto questo avviando la partita potete scegliere la grafica tra : PSX ( la classica PlayStation ) oppure PC ( dalle potenzialità di quel periodo ). Si parte subito con un prologo. Avremo una serie di stage, che inizieranno cadendo da un cunicolo, avremo sulla destra una specie di cabinato dove con l’utilizzo dei soldi guadagnati, potremo acquistare nuove armi ed energia. Iniziando il prologo vediamo subito che siamo davanti a un titolo difficile. Avremo orde di nemici che ci attaccheranno senza pietà. Il nostro personaggio un robot dotato di armi, dovrà sparare ma nello stesso tempo, colpire anche manualmente delle palle di fuoco nel tempismo giusto per poterle rispedire indietro, senza contare i boss armati di armi e spade. Oltre a questo saremo dotati anche di doppio salto anche su pareti. Il gioco prende spunto dai gironi dell’inferno di Dante.  Infatti i tre livelli disponibili attualmente sono chiamati appunto come i tre gironi della Divina Commedia. Non pensate che siano pochi tre livelli, in quanto ogni livello è suddiviso in quattro stage davvero impegnativi. Attualmente il gioco è possibile avviarlo solo in modalità normale, e violenta. Se la prima vi risulta difficile non vi consiglio di provare la seconda…sangue, sparatorie, follia e difficoltà, accompagnati da una velocità di gioco incredibile, rendono Ultrakill un vero e proprio inferno. Un titolo epico e spettacolare, dove chi è nato nella mia epoca, si sentirà finalmente a casa. Qui non esistono pareti dove potersi riparare e caricare l’energia, non esistono salvataggi manuali se non nei vari punti del gioco, qui si muore da eroi con tanto di un teschio in pixel art che ci sorride. La grafica è proprio quella dei primi titoli in 3D degli anni novanta, quindi è veramente bella e rende tutto ancora più magico  ma anche nostalgico. Ci sono piccolissimi e elementi puzzle, come dei teschi di un colore, da prendere e posizionare sul trono della stessa tinta, questo vi permetterà di aprire delle porte e proseguire. La giocabilità è perfetta, se si muore di certo non è colpa dei tasti ma solo nostra. Vi faccio un’esempio sulla mia partita. Entro nella stanza e affronto quattro streghe, sono abbastanza forti, quindi tra una schivata e un’altra dei loro colpi, decido di caricare il colpo secondario e agire corpo a corpo. Uccise loro, arrivano 8 demoni sparsi per il livello, sono abbastanza statici e lanciano delle palle di fuoco in tutte le direzioni, così decido di concentrarmi su due di loro, ma vengo ucciso. Il teschio mi dice “ricarica” mentre ride. Io riparto dalle streghe, ma questa volta abbatto i demoni muovendomi più velocemente. Oltre a respingere le palle infuocate, sono stato più veloce riuscendo anche a saltare sopra ad alcune sporgenze ed ecco che la tanto attesa vittoria è arrivata. In conclusione, se siete puristi degli sparatutto in prima persona e cercate la sfida vera quella autentica, Ultrakill fa al caso vostro. Altrimenti correte il rischio di abbandonarlo dopo pochi minuti. Un vero e proprio capolavoro, certo la casa è la stessa di Dusk, quindi sapete il livello di qualità ma credetemi, Ultrakill non deve mancare nella vostra libreria di Steam, vi lasciamo alla nostra video recensione qui sotto!
Voto : 9,5

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