Apple aggiorna tutta la linea… o quasi
Da Milano – Se l’evento Apple di Settembre era ricco di promesse e novità, e così si è rivelato, quello di poche ore fa è stato un keynote nel segno della continuità, anzi, per dirla in modo più corretto dell’aggiornamento.
Già, perché di fatto sono state aggiornate tutte le linee di prodotto della Apple.
Il lancio più interessante è sicuramente rappresentato dal nuovo iPad 2 Air. Più bello, più potente, con un chip A8X a 64 bit, della stessa generazione di quello montato su iPhone 6.
La fotocamera integrata posteriore è ora da 8 megapixel e i tagli di memoria disponibili tre: 16, 64 e 128 GB.
Ampiamente previsto anche l’aggiornamento dell’ iPad mini, giunto alla versione 3 con prezzi, anche in questo caso, molto simili al listino precedente.
Il nuovo iMac da 27 pollici ha subito invece delle modifiche più profonde, monta ora uno schermo Retina con risoluzione pari a 5K per 5120 x 2880 pixel ed è spesso solo 5 millimetri. Il prezzo di listino, decisamente più alto rispetto al predecessore, oltre 600 euro, è sicuramente dovuto alla maggiore risoluzione del monitor integrato.
Passato un po’ in secondo piano ma atteso da una numerosa frangia di utenti il nuovo Mac mini, che racchiude in sé la speranza di avere un computer non “all in one” senza dissanguarsi col nuovo Mac Pro.
Tre i modelli: un Intel Core i5 dual-core a 1,4GHz e 4GB di memoria, disco rigido da 500GB e GPU Intel HD Graphics 5000 che parte da 519 euro. Il modello intermedio da 2,6GHz con 8 GB di RAM che costa: 719 euro. E il modello di punta, il più interessante, il Mac mini a 2,8GHz, con un prezzo di 1.019€.
Confermato anche l’avvento del nuovo sistema operativo Apple (ormai il sistema operativo si cambia tutti gli inverni con la stessa frequenza del cappotto), Yosemite (a proposito preferivamo i nomi dei felini) che andrà a pensionare il “vecchio” Mavericks. Yosemite prosegue la sua politica di avvicinamento al sistema operativo “universale”, unico per tutti i dispositivi, e porta con sé qualche novità interessante, come la possibilità di inviare allegati di posta elettronica fino a 5GB. Gli utenti Mac con lo stesso sistema li riceveranno come normali messaggi, mentre agli altri verrà inviato un link come accade con We Transfer.