Akamai pubblica il rapporto sullo stato di Internet relativo al primo trimestre 2011

Akamai logoDa MilanoAkamai Technologies ha pubblicato il Rapporto sullo Stato di Internet relativo al primo trimestre 2011 (disponibile all’indirizzo www.akamai.com/stateoftheinternet).

Basato sulle informazioni raccolte dalla rete globale di Akamai per la distribuzione di contenuti digitali e applicazioni in Internet, dotata di oltre 90.000 server distribuiti in 72 paesi, che gestiscono tra il 15 e il 30% del traffico web globale, il rapporto approfondisce aspetti importanti di Internet, come la velocità di connessione per area geografica, i Paesi origine di attacchi informatici e la connettività mobile, analizzando inoltre le principali tendenze nel corso del tempo. (In allegato, le principali tendenze degli ultimi 3 anni: Q1 2008- Q1 2011).

Novità del presente Rapporto sullo stato di Internet, giunto al quarto anno di pubblicazione, è un nuovo strumento di analisi, il data visualization tool, che mostra le tendenze per area geografica nelle diverse categorie analizzate. Il nuovo strumento consente generare e scaricare grafici relativi a velocità di connessione media, picco medio della velocità di connessione e tassi di adozione di High Broadband, Broadband e Narrowband in ciascun Paese analizzato, permettendo inoltre di visualizzare dati e tendenze per ogni Paese a partire da gennaio 2008, anno in cui fu pubblicato il primo rapporto sullo Stato di Internet.

I dati più rilevanti che emergono dal presente rapporto Akamai:

Diffusione di Internet

Osservando i tassi di penetrazione di Internet nel mondo, nel primo trimestre del 2011 sono stati oltre 584 milioni gli indirizzi IP unici, provenienti da 237 Paesi, che si sono collegati alla piattaforma di Akamai, con un aumento del 5,2% rispetto al quarto trimestre del 2010 e del 20% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Come nell’ultimo trimestre 2010, i primi 10 Paesi in classifica costituiscono quasi il 70% degli indirizzi IP totali, a significare che la maggioranza degli indirizzi IP unici nel mondo sono concentrati in un numero di geografie relativamente ridotto.

In questo trimestre, l’Italia entra nella top ten, registrando 13.632.661 indirizzi IP unici ed evidenziando una crescita dell’11% rispetto al trimestre precedente.

Connettività mobile

Nel primo trimestre 2011, la velocità media di connessione offerta dai provider mobile mondiali va da un massimo di poco più di 6 Mbps a un minimo di 163 kbps. Il primato per la velocità media di connessione più alta nel primo trimestre 2011 spetta a un provider polacco, che scavalca il provider più veloce dello scorso trimestre, proveniente dalla Grecia, sceso al secondo posto.

Nel primo trimestre del 2011, gli utenti di 7 operatori mobili inclusi nell’analisi Akamai hanno utilizzato in media oltre un gigabyte al mese di contenuti veicolati da Akamai. Gli utenti di 73 operatori ne hanno utilizzato una media di 100 MB e gli utenti dei rimanenti 20 operatori ne ha utilizzato meno di 100 MB.

A seguito della recente partnership di Akamai ed Ericsson, il Rapporto include ora anche i dati raccolti dai fornitori di apparecchiature. Il traffico dati su reti mobili, così come rilevato da Ericsson, ha registrato una crescita annuale del 130% nel primo trimestre e, ad oggi, è pari a più del doppio del volume del traffico voce.

La più alta velocità media di connessione nel corso del quarto trimestre è stata raggiunta da un operatore mobile del Belgio, che ha registrato un valore vicino ai 43,2 Mbps.

In Italia esiste un divario di circa 2.5 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (3.5 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (1 Mbps). Le velocità di connessione massime offerte dagli operatori italiani vanno dai 6,56 Mbps ai 16.9 Mbps.

Traffico legato agli attacchi informatici

I rilevamenti dell’ultimo Rapporto mettono in evidenza alcuni cambiamenti significativi nel primo trimestre del 2011 relativi alle fonti di traffico legato agli attacchi. In particolare, la Birmania non solo compare per la prima volta nella lista, ma si piazza addirittura al primo posto, avendo generato il 13% del traffico totale legato agli attacchi in questo periodo.

Rispetto al trimestre precedente, gli Stati Uniti sono saliti dalla quinta alla seconda posizione, diventando così responsabili del 10% del traffico globale osservato da Akamai. La Russia è inoltre scesa in quarta posizione (7,7% del traffico legato agli attacchi, rispetto al 10% dello scorso trimestre).

Così come nel precedente, anche in questo trimestre, l’Italia rimane la prima fonte al mondo di traffico legato agli attacchi da reti mobili, responsabile del 25% del traffico osservato da Akamai, seppure in discesa rispetto al 30% del trimestre precedente.

Le 100 città più veloci al mondo

Come di consueto, anche nel primo trimestre 2011 Akamai ha analizzato la velocità media di connessione delle singole città in tutto il mondo. Ancora una volta, sono le città asiatiche a dominare la top 100, con Tokai (Giappone) in vetta alla classifica con una velocità di connessione media di 13,2 Mbps.

Sono 12 le città europee (in 10 Paesi) che rientrano nella classifica delle 100 città più veloci al mondo (una in Norvegia, tre in Romania, una in Repubblica Ceca, una in Olanda, una in Portogallo, una in Spagna, una in Belgio, una in Austria, una in Lettonia e una in Svizzera).

L’analisi dell’elenco delle 100 città più veloci al mondo nel quarto trimestre del 2010 rivela che:

Lyse, in Norvegia, è la città più veloce d’Europa (33esima posizione, scalzando Costanza in Romania, che svettava in cima alla classifica del trimestre precedente), con una velocità media di connessione di 8,1 Mbps.
La Romania è l’unica nazione europea a vantare più di una città nella top 100, con ben tre città presenti: Costanza (43esima posizione), Timisoara (66esima) e Iasi (70esima).
Velocità medie di connessione

Sette sono i Paesi europei presenti nella Top 10 relativa alle velocità medie di connessione, con i Paesi Bassi in testa (quarta posizione) con una velocità media di 7,5 Mbps. Seguono la Romania (quinta posizione) con 6.6 Mbps, la Repubblica Ceca (sesta) con 6,5 Mbps, la Lettonia (settima) con 6,3 Mbps, la Svizzera (ottava) con 6,2 Mbps, il Belgio (nono) con 6,1 Mbps e l’Irlanda (decima) con 5.6 Mbps.

La velocità media di connessione in Italia nel primo trimestre del 2011 si attesta sui 3,7 Mbps, con un aumento di 0,3 Mbps rispetto all’ultimo trimestre del 2010.

Analizzando le connessioni a narrowband globali, ossia le connessioni alla rete Akamai a un velocità inferiore a 256 kbps), il rapporto mostra che l’adozione della narrowband è diminuita del 15% nel primo trimestre 2011. Solo il 3,3% delle connessioni Akamai sono state fatte a velocità inferiore a 256 kbps.

In particolare, in Europa, solo 7 paesi su 23 adottano ancora connessioni di velocità inferiore ai 256 kbps. Di questi, il primato per il minor numero di connessioni lente spetta alla Francia (0,3%), mentre quello per il numero maggiore va all’Italia: sono ben 0,9% gli italiani che ancora le utilizzano, seppur in lieve calo rispetto al trimestre precedente (1,1%).

In Italia, la stragrande maggioranza delle connessioni (85%) supera la velocità di 2 Mbps, mentre solo l’11% si colloca al di sopra dei 5 Mbps (10% nel trimestre precedente), a pari merito con la Spagna e di poco davanti alla Grecia, ultima in classifica.

Il rapporto sullo stato di Internet di Akamai

Il rapporto trimestrale di Akamai sullo stato di Internet si basa sui dati raccolti dalla piattaforma di Akamai, che distribuisce fino al 30% del traffico globale online ed è costituita da oltre 90.000 server distribuiti in 650 città in 72 Paesi e in circa 1.000 delle reti che compongono Internet.

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