Missione spaziale low cost: 148 dollari

atmoseraDa Milano – Un gruppo di intraprendenti studenti di informatica e di ingegneria elettrica ha avuto la brillante idea di lanciare nello spazio una fotocamera utilizzando un pallone meteorologico per scattare foto nello spazio e riuscire ad immortalare la curvatura della Terra. La cosa sensazionale è che il costo totale dell’impresa ammonta soltanto a 148 dollari.

Dopo le prime perplessità, il 2 settembre scorso il gruppo di studenti ventenni ha potuto realizzare la sua idea, dopodichè hanno caricato la storia del “Progetto Icaro” (così è stato denominato) su CNN’s iReport.com ed è stato contattato da moltissimi utenti che chiedevano informazioni e consigli per poter replicare la prodezza.

L’impresa ovviamente incuriosisce e il fatto di poterla realizzare ad un costo così basso invoglia moltissima gente ad emulare il progetto.

Ma gli studenti hanno fatto notare che pur avendo utilizzato strumenti alla portata di tutti, dietro all’affascinante impresa ci sono state ore e ore di ricerca e di approfondimento su internet. Gli studenti hanno utilizzato una fotocamera Canon acquistata su eBay e poi fissata dentro un involucro di polistirolo al quale è stato praticato un foro per l’obiettivo della fotocamera che è stata collegata ad un cellulare Motorola Boost a cui avrebbe trasmesso le coordinate GPS una volta ritornato sulla terra.
Un router wireless è stato collegato al telefono cellulare affinché potesse sfruttare il potere di un’antenna extra antenna in grado di inviare le coordinate verso il basso. Gli studenti infine hanno anche trovato il modo di impedire il congelamento della batteria del cellulare.

 

 

Dopo aver introdotto il cellulare e la fotocamera all’interno di un pallone meteorologico gli studenti hanno cercato il posto da cui lanciarlo, consultando persino un sito web sulle previsioni del tempo, in modo da calcolare approssimativamente dove il pallone sarebbe potuto volare in base alle eventuali variazioni del vento. Il GPS integrato del cellulare avrebbe inviato le coordinate della loro macchina fotografica e un software open-source sarebbe stato utilizzato per scattare foto ogni 5 minuti.

Dopo il lancio del pallone, i ragazzi hanno dovuto attendere almeno quattro ore prima di ricevere notizie sul dispositivo. Per gli studenti questi sono stati momenti di preoccupazione in quanto non sapevano cosa stesse succedendo al loro dispositivo . Si immagini quindi il sollievo e l’eccitazione che hanno provato quando controllando il computer hanno ricevuto le coordinate del punto in cui la fotocamera era caduta. Si sono precipitati sul posto constatando che la fotocamera non aveva subito danni e le foto che erano state scattate erano sorprendentemente belle. L’ impresa era riuscita e i risultati erano più che positivi e i ragazzi, completamente soddisfatti.

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