Una settimana in compagnia di iPhone 7

Posted On 23 Ott 2016
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da Milano – C’ho provato ma alla fine non ho saputo resistere… Da circa una settimana giro con il nuovo iPhone 7 in task (cioè volevo dire tasca però forse ha ragione il correttore automatico) e sono moderatamente confuso e felice per parafrasare Carmen Consoli. Felice perché possedere un nuovo iPhone, anche se in apparenza del tutto identico al precedente (il 6), è una bella sensazione. Confuso in quanto alcune novità si scontrano col mio stile di vita e ne risente il mio umore in modo sensibile.

 

Capitolo 1 – È qui la festa?

Il doppio altoparlante stereo fa sì che ogni ricezione di chiamata si trasformi in una sorta di rave party udibile a leghe di distanza. Si girano tutti nel raggio di 10 metri, per uno spirito interiore tanta attenzione è davvero dannosa.

 

Capitolo 2 – Le cuffie con l’ ”accrocchio”

Volendo rimanere al di sotto della soglia critica dei 1.000 euro di investimento per un cellulare, una sorta di limite ideologico invalicabile dettato dal buon senso, le cuffie wi-fi semplicemente non si possono acquistare.

Quindi il ripiego è per la cuffie di serie col filo. Intanto hanno tolto la custodia in plastica che forse incideva in modo decisivo sugli utili e l’hanno sostituita iphone7plus-jetblk-34br_iphone7-jetblk-34l_pr-printcon un “cartonato” destinato a durare poco che svilisce oltremisura l’oggetto. Lo fa sembrare povero, fragile, inutile, come se fosse la cuffia tarocca del
venditore ambulante. Fa venire voglia di andare a comprare le cuffie wi-fi subito.

Eppure, resistendo stoicamente a questo forte impulso primordiale, ci si accorge che convivere senza jack audio non è semplice.

C’è l’adattatore… è vero. Però se uno lo tiene attaccato alle cuffie poi si accorge di non averlo quando magari deve collegare l’iPhone alla presa per gli altoparlanti della macchina.

Quindi? Lo si tiene collegato sempre all’iPhone? Si gira con questa triste appendice perennemente penzolante?

Nel dubbio ascolto la musica dagli altoparlanti tanto la gente già si girava.

 

Capitolo 3 – Ma c*****o* c’ho 20 cover fighissime per iPhone 6 e non ne va bene una?

Giuro c’ho una scatola con 20 cover nuove e bellissime per iPhone 6. Non starò a dilungarmi sul perché abbia 20 cover, il fatto saliente è che non si adattano all’iPhone 7: la fotocamera posteriore è troppo grande per l’incavo della cover.

Sale la rabbia. È come se avessi fatto il corredo intero per un figlio maschio, compresa l’alta uniforme dell’esercito con sciabola cangiante perché anche se non lo sa ancora farà la carriera militare, e mi è nata femmina.

Le cover sono poi diventate 18, perché una l’ho ritagliata cercando di allargare il foro della camera, l’altra incisa con un metallo rovente allo stesso scopo.

Risultato risibile e successivo ritorno in negozio per comprare un triste cover trasparente in silicone.

 

Capitolo 4 – Ma quanto spazio c’è?

Abituato a destreggiarmi, nella migliore delle ipotesi, con 16 GB di spazio averne 256 provoca un leggero disorientamento, un senso di vertigine. Posso caricare tutte le App in via di sviluppo, anche più di una versione alla volta… È bellissimo… Da non credere…

 

Capitolo 5 – Kasko?

Non ho fatto l’assicurazione per danni e furto. Me ne sono pentito quasi subito. Maneggiare uno smartphone da 949 euro innervosisce, le mani sudano, l’iPhone scivola come una saponetta.

 

Capitolo 6 – Apperò che fotocamera.

Magari mi ha fatto buttare via 20 cover nuove ma la nuova fotocamera fa delle foto pazzesche. Lasciamo stare i megapixel, l’ottica, l’apertura e vattelapescacosa, basta confrontare una foto iPhone 6 (non avevo il 6S) con queste e non c’è davvero paragone.

 

Quindi l’iPhone 7 è superfluo se avete già un 6S? Forse. Però io ne sono già innamorato e tanto per continuare con le parafrasi: non toccatemi il mio 7…

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