Vacanze: lo stress da rientro comincia prima ancora di partire

Posted On 19 Ago 2014
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stress-2Da MilanoGli italiani che attendono l’arrivo delle ferie estive pensano già al rientro. Solo l’8% di chi è ancora in ufficio ha rallentato il ritmo, mentre quasi il 70% lavora più del solito pur di lasciare tutto in ordine e alleggerire lo stress del ritorno. E’ quanto emerge dal sondaggio di InfoJobs.it, la principale realtà italiana ed europea nel settore del recruiting online per numero di offerte di lavoro, traffico Internet e numero di CV in database, secondo cui solo il 18% degli italiani si concede in queste settimane estive qualche pausa extra in ufficio e un abbigliamento più rilassato.
Chi pensa che le ferie siano un momento sacro da dedicare totalmente a famiglia e amici dovrà ricredersi: oltre il 60% degli intervistati dichiara che non potrà ‘staccare la spina’. Il 17% porterà con sé lo smartphone o il pc per controllare le e-mail ed essere sempre reperibile.
Tra le strategie per combattere la fatica del rientro, al Centro-Sud prevale l’idea di tornare in ufficio insieme ai colleghi (47% degli intervistati), mentre al Nord un intervistato su tre sceglie di godersi le vacanze fino all’ultimo e rientrare al lavoro il più tardi possibile.

Più responsabilità, più libertà?

Nel pianificare le ferie, quasi la metà degli intervistati è vincolata dalle decisioni della propria azienda nella scelta della durata e del periodo di assenza. Non stupisce quindi che oltre il 60% degli italiani andrà in vacanza in agosto, anche se il 13% ha già esaurito le ferie tra giugno e luglio.
Per il 73% degli intervistati le vacanze dureranno due o tre settimane, mentre il 19% dovrà accontentarsi di una sola settimana, percentuale che sale al 29% per le regioni del Centro-Sud. Solo il 6% avrà a disposizione un intero mese di ferie.
Più del 57% degli intervistati pensa che il proprio capo goda di maggiore autonomia e libertà nella gestione delle ferie. La percentuale aumenta ulteriormente (63%) quando a rispondere sono gli under 40. Il peso della responsabilità incide però sulla durata delle vacanze: il bravo manager non può stare lontano dalla scrivania per più di due settimane consecutive, come sostiene il 18% degli intervistati.

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