La ricerca e la robotica italiana al servizio della riabilitazione e del welfare

image005Da Roma – INAIL e IIT mettono avviano un’importante collaborazione scientifica per lo sviluppo di tecnologie robotiche nel campo della riabilitazione e della protesica. Il progetto – di durata triennale – è portatore anche di importanti potenzialità per la futura industrializzazione e diffusione dei dispositivi che saranno sviluppati.

L’accordo di programma – che consolida una collaborazione tra i due Istituti già avviata dal 2011 – è stato firmato oggi da Massimo De Felice, Presidente dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), e da Gabriele Galateri, Presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

Ottimizzare l’impiego delle risorse umane e delle rispettive conoscenze in campo tecnico-scientifico, protesico e riabilitativo è l’obiettivo condiviso dai due Istituti, al fine di raggiungere più velocemente risultati di elevato livello qualitativo, trasferibili al mondo industriale per la messa in produzione di dispositivi avanzati a costi competitivi e maggiormente sostenibili dal sistema sanitario e dai pazienti, allargando così il numero dei potenziali fruitori.
image018In coerenza con uno degli scopi statutari dell’IIT (il trasferimento tecnologico dalla ricerca all’industria) l’accordo vuole quindi favorire anche lo sviluppo di un’industria italiana innovativa nel settore protesico e riabilitativo.

L’accordo – che è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche Giuseppe Lucibello, direttore generale dell’INAIL, e Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’IIT – fa leva sui riconosciuti livelli di eccellenza internazionale dei partner nei rispettivi ambiti di ricerca. In particolare, verranno lanciati due progetti di elevato livello tecnologico e ad alto impatto sociale:

lo sviluppo di un esoscheletro motorizzato per la deambulazione di soggetti paraplegici (l’esoscheletro è una struttura esterna in grado di potenziare le capacità fisiche di chi la indossa e può avere innovative applicazioni in campo medico e nelle terapie riabilitative). L’esperienza clinica di INAIL, l’analisi dei prodotti già disponibili sul mercato e i risultati ottenuti da IIT nel campo della robotica umanoide con particolare attenzione alla sensoristica, al controllo e all’equilibrio nella deambulazione (progetti COMAN e iCub), sono il punto di partenza per lo studio di nuovi esoscheletri che presentino soluzioni innovative legate a vestibilità, controllo, personalizzazione e sicurezza.

lo sviluppo di un sistema protesico avanzato di arto superiore che prevede lo studio di una mano poliarticolata e di un polso innovativi in grado di interfacciarsi con le migliori tecnologie oggi disponibili. L’obiettivo è di progettare e realizzare dispositivi di più facile utilizzo, con un buon livello di affidabilità e prestazioni e un costo sostenibile per gli amputati e per il sistema del welfare, differenziandosi così rispetto alle numerose mani poliarticolate presenti oggi sul mercato.

image0071INAIL e IIT mettono in campo le rispettive eccellenze in campo protesico, riabilitativo e tecnologico sviluppate rispettivamente nei Centri INAIL di Vigorso di Budrio e Volterra e nei laboratori di IIT.

L’accordo firmato oggi consolida infatti la collaborazione tra INAIL e IIT avviata nel 2011 con un progetto congiunto di ricerca e sviluppo di tecnologie riabilitative e terapeutiche per la caviglia, sviluppate da IIT e testate presso il Centro di Riabilitazione Motoria INAIL di Volterra (il progetto è tutt’ora in corso).

L’Istituto italiano di Tecnologia ha già sviluppato diverse mani poliarticolate di riconosciuta innovazione tecnologica: la mano del robot umanoide iCub fornita di sensori tattili e la Soft Hand messa a punto in collaborazione con l’Università di Pisa che ha un design innovativo, presenta un controllo facile e intuitivo e combina efficacemente robustezza e flessibilità in un dispositivo dal costo contenuto e ha ricevuto un prestigioso riconoscimento alla conferenza internazionale “Humanoids 2012” a Tokyo.

L’accordo prevede nei tre anni di durata un apporto di risorse da parte dei due istituti per un valore complessivo di 11,5 milioni di euro.

Nello specifico, i due progetti rientrano nel Piano di Ricerca 2013-2015 del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio, che contribuirà con il proprio personale e le competenze scientifiche e cliniche maturate a diretto contatto con i pazienti, valorizzando anche la collaborazione già sperimentata nel Centro di Riabilitazione di Volterra.

image019Il contributo di IIT, oltre agli investimenti effettuati nella ricerca della robotica umanoide negli ultimi tre anni, è anch’esso relativo alle risorse umane dedicate (tra cui anche 20 nuove assunzioni), ai servizi connessi alla gestione della proprietà intellettuale e del trasferimento tecnologico e all’allestimento delle infrastrutture e dei macchinari necessari a realizzare una facility dedicata ai progetti.

Il coordinamento dei progetti previsti dall’intesa sarà affidato a Simone Ungaro, direttore Generale dell’IIT.

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