Digitale terrestre, istruzioni per l’uso

antennaDa Milano – In questo giorni rimbalzava la notizia dello spegnimento della Tv analogica nel Stati Uniti, con tutta una serie di problematiche e una grande fetta di popolazione, la meno abbiente, non ancora attrezzata per ricevere il segnale digitale.
La digitalizzazione della Tv è tuttavia un fenomeno che sta investendo tutti i paesi e anche l’Italia.
Da noi il passaggio al digitale terrestre è stato tenuto a battesimo dalla Sardegna e, piano piano, interesserà tutte le altre regioni. E’ forse opportuno, proprio in quest’ottica, cercare di fare un po’ di chiarezza.


Innanzitutto per ricevere il segnale del digitale terrestre occorse dotarsi di un apposito decoder che converta il segnale da analogico a digitale. Non serve null’altro. Fin qui è facile.
Passiamo all’antenna. Non serve installare nulla, basta l’antenna già esistente sul tetto. Teoricamente se si ricevono correttamente i canali in analogico, dovrebbero vedersi anche col digitale terrestre. Questo teoricamente perché, ad esempio, in Sardegna si sono verificati numerosi casi, si parla addirittura di un 50% iniziale, in cui, una volta sparito il segnale analogico, non c’è stata ricezione del segnale digitale. I canali sono semplicemente scomparsi. Si è trattato, evidentemente, di un problema di emissione che si riversa sulla ricezione, tant’è che la situazione si è andata via via normalizzandosi, ma esistono ancora molte segnalazioni di malfunzionamento.


Per l’acquisto del decoder è previsto, dalla finanziaria 2009, un bonus di 50 euro. Ne possono usufruire i cittadini (purché non ne abbiano già beneficiato in passato):


– nel comune di Aosta e in altri 16 comuni della Valle d’Aosta e ai proprietari di una seconda casa nei medesimi comuni in regola con il pagamento del canone TV per l’anno in corso


– della provincia di Trento e in 15 comuni delle province limitrofe (BZ, VR, VI) di età pari o superiore a 75 anni (da compiersi entro il 31/12/2009) in regola con il pagamento del canone TV per l’anno in corso


– di 568 comuni del Piemonte e di 4 comuni delle province limitrofe (CO, PV e SV) di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31/12/2009) e che abbiano dichiarato nel 2008 (redditi 2007) un reddito pari o inferiore a € 10.000, a decorrere dal 23 aprile 2009


– del Lazio (intera provincia di Roma, Frosinone, Latina e Rieti, 26 comuni provincia di Viterbo) e di 8 comuni umbri (TR) di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31.12.2009) e che abbiano dichiarato nel 2008 (redditi 2007) un reddito pari o inferiore a € 10.000, in regola con il pagamento del canone TV per l’anno in corso, a decorrere dal 16 maggio 2009.


Ricezione. Per capire se la propria zona è coperta dal digitale terrestre (ma anche da altri segnali trasmessi in digitale) è meglio non attendere l’ultimo momento, ovvero lo spegnimento del segnale digitale, ma approfittare della fase cosiddetta di Switch-over, ovvero quando tutti e due i segnali, analogico e digitale, vengono trasmessi in contemporanea. Per fare una verifica si può andare sul sito www.dgtvi.it e selezionare la pagina Ricerca >Ricerca e Copertura, e quindi inserire provincia e comune. Qui è consultabile anche il calendario dello Switch-off, ovvero lo spegnimento del segnale analogico, per le varie regioni.

Qualità dell’immagine. Dipende da cosa viene trasmesso e non dal decoder in sé. Dire che il digitale si veda meglio dell’analogico non è un postulato certo, a meno che il segnale digitale trasmesso non abbia una qualità superiore. Ma qui vi rimandiamo a https://www.ayrion.it/2009/come-scegliere-la-tv-ad-alta-definizione/ e articoli correlati.


Infine i vantaggi. Il vantaggio sostanziale del segnale digitale è che possono essere trasmessi, oltre al normale segnale audio e video anche altri segnali in contemporanea. Quindi, ad esempio, per uno stesso film possono essere trasmesse più tracce audio consentendo di vederlo non solo in italiano ma anche in lingua originale. Poi il segnale digitale consente una maggiore interattività, sarà possibile effettuare anche transazioni e via dicendo.

Per quanto riguarda i canali ce ne saranno di più, molte emittenti hanno sul digitale diverse frequenze. C’è da capire se riusciranno a riempirle con un palinsesto…


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