Google, la Galleria degli Uffizi e i musei di tutto il mondo insieme per Art Project

Da Milano 

 – Google ha presentato oggi Art Project, un’esclusiva collaborazione con alcuni dei più prestigiosi musei d’arte del mondo, tra cui la Galleria degli Uffizi, che offre a chiunque l’impareggiabile opportunità di scoprire e di vedere in rete oltre 1000 opere d’arte fin nei minimi dettagli.

Negli ultimi 18 mesi, Google ha collaborato con 17 musei d’arte. Questa collaborazione, il cui risultato si può esplorare sul sito googleartproject.com, ha visto la realizzazione di immagini in altissima risoluzione di alcuni dei capolavori dell’arte di tutti i tempi. Sul sito è possibile visionare oltre 1000 immagini di opere d’arte e fare un tour a 360° delle singole gallerie d’arte, grazie alla nuovissima tecnologia “per interni” di Street View.

Per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dopo l’accordo con Google Books per la digitalizzazione di un milione di volumi dalle Biblioteche nazionali di Roma e Firenze e quello con Street view per la mappatura delle principali aree archeologiche italiane, si tratta di una nuova collaborazione con l’azienda di Mountain View per promuovere in tutto il mondo il grande patrimonio storico artistico italiano.

Google Art, unico nel suo genere, è un progetto che permette a chiunque e ovunque nel mondo di conoscere la storia di un gran numero d’opere d’arte e degli artisti che le hanno create, a portata di clic.
L’Arte, dunque, sempre di più diventa accessibile ed ammirabile, gratuitamente, fino al suo più piccolo dettaglio.

Ciascuno dei musei coinvolti ha lavorato fianco a fianco con Google, per offrire la propria consulenza ed esperienza in tutte le fasi del progetto, dalla scelta delle collezioni alle indicazioni sull’angolatura degli scatti delle foto, fino a quali informazioni fornire a corredo dell’opera.

Le opere che fanno parte del progetto spaziano dalla “Nascita di Venere” del Botticelli, icona della Galleria degli Uffizi di Firenze, a “No Woman, No cry” di Chris Offili, ai lavori post impressionisti di Cezanne sino all’iconografia Bizantina. E ancora: i soffitti della Reggia di Versailles, i templi Egizi e una collezione mondiale che va da Whistler a Rembrandt. In totale, sono presenti opere di 486 artisti di tutto il mondo.

Caratteristiche principali del progetto:

Tour virtuale dei musei con la tecnologia StreetView: sul sito googleartproject.com è possibile fare un tour virtuale dei musei, selezionare le opere di interesse e cliccarvi per avere maggiori informazioni o esplorare le opere in alta definizione, qualora disponibili. Il riquadro informativo permette di saperne di più sul dipinto, trovare altre opere dello stesso artista e vedere i video YouTube ad esso correlati. Un “trolley” Street View, progettato appositamente per gli interni, ha effettuato foto panoramiche a 360° degli ambienti delle gallerie. Queste immagini sono state poi montate in modo da offrire una navigazione scorrevole di oltre 385 sale dei musei, come se ci si trovasse realmente all’interno gli edifici. Gli interni delle gallerie sono visibili anche su Google Maps con il servizio Street View.

Opere in altissima risoluzione: ciascuno dei 17 musei che hanno aderito al progetto ha selezionato un’opera da fotografare fin nei più minimi dettagli, attraverso una tecnologia fotografica con risoluzione “gigapixel”. Ciascuna di queste immagini è composta da circa 7 miliardi di pixel, una risoluzione che permette di osservare dettagli altrimenti non visibili all’occhio umano, come i particolari delle pennellate e della patina. Elementi di solito molto difficili da esaminare diventano chiaramente visibili, come ad esempio il piccolo distico latino che compare nell’opera “Georg Gisze, un mercante tedesco” di Hans Holbein il Giovane, oppure le persone nascoste dietro l’albero nell’ “Apparizione di Cristo al popolo” di Aleksandr Ivanov.

Inoltre, i musei hanno fornito immagini in alta risoluzione per un totale di oltre 1000 opere. In questo modo, gli appassionati d’arte possono scoprire particolari minuziosi dei quadri, mai visti da vicino prima d’ora, come le persone in miniatura lungo il fiume del quadro ‘Vista di Toledo” di El Greco o i singoli punti in “Grandcamp, una sera” di Georges-Pierre Seurat.

Crea la tua collezione: questa funzionalità permette agli utenti di salvare specifiche porzioni di immagine per ciascuna delle 1000 opere disponibili e di creare così una propria collezione personale. Possono essere aggiunti commenti ad ogni dipinto e l’intera collezione può essere condivisa con chi si desidera. E’ uno strumento ideale per gli studenti o gruppi di studiosi che lavorano su particolari progetti o collezioni.

“Gli ultimi vent’anni hanno trasformato e reso più democratico il mondo dell’arte: un migliore accesso ai musei in molti paesi e una proliferazione di opere civiche”, ha commentato Nelson Mattos, Vice President Engineering di Google. “Siamo entusiasti all’idea di avere collaborato con i più importanti musei del mondo per realizzare questa tecnologia allo stato dell’arte. Speriamo che ispiri persone di tutto il mondo ad avvicinarsi alle opere d’arte e ad esplorarle, anche nei loro dettagli più minuziosi”.

“Questa iniziativa è nata in un prima fase come uno dei famosi progetti ideati nel 20% del loro tempo da un gruppo di dipendenti di Google appassionati all’idea di rendere l’arte più accessibile attraverso Internet”, ha dichiarato Amit Sood, Project Manager di Art Project. “Insieme ai musei partner di questa iniziativa globale abbiamo creato ciò che speriamo possa rappresentare un’affascinante risorsa per gli amanti dell’arte, studenti e visitatori casuali dei musei, affinché possano visitare un giorno quei luoghi dal vivo”.

Mario Resca, Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, ha commentato: “La nostra adesione al Google Art Project rappresenta uno storico tassello nell’opera di creazione di una coscienza culturale mondiale condivisa. Permettere la visita virtuale a chiunque, in ogni parte del mondo e gratuitamente, di un tesoro dell’umanità come la Galleria degli Uffizi è un fatto di grande democrazia e crescita sociale.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha già da tempo attivato progetti e collaborazioni per dotarsi di strumenti tecnologici in grado di valorizzare e promuovere il nostro grande patrimonio culturale. Con Google Art Project da un lato potremo incrementare la fruizione dei nostri Musei facendoli conoscere ovunque e invogliando a venirli a vedere dal vivo, dall’altro preservare in eterno la possibilità di ammirare capolavori del genio umano, con la possibilità di coglierne anche i più piccoli dettagli”.

Cristina Acidini, Soprintendente al Polo museale di Firenze, conclude: “La Galleria degli Uffizi, il museo più antico dell’Europa moderna, creato nel cuore di Firenze per accogliere le raccolte d’arte dei Medici, sommi mecenati del Rinascimento, diventa, grazie a Google, fruibile in qualunque istante, da qualunque parte del mondo. Attraverso il viaggio virtuale nella Galleria, l’utente potrà esplorare oltre settanta capolavori, da Cimabue a Goya, con particolare attenzione alla Nascita di Venere di Sandro Botticelli: il supremo ideale di cultura e di bellezza umana, simbolo della fioritura di Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico si svelerà a tutti con una ricchezza di dettagli mai avuta prima”.

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