Risolvere un crimine come in un videogioco

csi_wallpaper1_1024_mDa Milano – Molto di moda, attualmente, sono le serie televisive, come CSI, che hanno come oggetto indagini investigative volte alla soluzione di gravi crimini di ogni genere. In questi telefilm viene mostrato come sempre più gli investigatori utilizzano metodi scientifici e tecnologicamente molto avanzati.

A questo proposito pare che presto le squadre investigative potranno usare la tecnologia impiegata nei videogiochi per ottenere una ricostruzione fedele della scena del crimine e per ricostruire la dinamica dei fatti.

Recentemente la North Carolina State University ha ricevuto una sovvenzione di 1.4 milioni di dollari dal National Science Foundation’s Cyber-Enabled Discovery and Innovation (CDI) per creare una piattaforma IC denominata IC-CRIME che sia di aiuto a migliorare la collaborazione tra gli investigatori e gli scienziati forensi.

La piattaforma IC-Crime si avvale di una tecnologia di scansione laser in 3D all’avanguardia e già impiegata in numerosi videogiochi.

Questa tecnologia sviluppata dalla società Research Triangle Park 3rdTech, consente agli investigatori di registrare minuziosamente, in pochi minuti tutto ciò che è presente sulla scena del crimine e di ricreare una scena virtuale allo stesso modo molto dettagliata.
Vi sarà poi la possibilità di collegare a questa scena anche banche dati esterne di capelli, fibre o di impronte digitali.

Inoltre ci saranno delle figure che potranno essere mosse all’interno della scena virtuale in modo da riprodurre il crimine prendendo in considerazione diverse ipotesi su come si possono essere svolti i fatti, che poi possono essere condivise e studiate con altri investigatori.

Per poter risolvere positivamente un caso spesso è necessario svolgere le indagini nel più breve tempo possibile perché si sa che le prime ore dopo un delitto sono quelle che possono rivelare gli elementi più significativi e quindi la rapidità è fondamentale per il buon esito dell’indagine. Questa collaborazione globale contribuisce ad accorciare i tempi di investigazione perché tutti gli esperti del mondo potrebbero essere chiamati a collaborare ad un’indagine senza doversi spostare ma approdando virtualmente sulla scena del crimine. Riducendo così la necessità di viaggiare.

La piattaforma IC- CRIME dovrebbe essere pronta entro tre anni anche se gli organismi preposti all’applicazione della legge del North Caroline , che collaboreranno con la North Carolina State University per la realizzazione del progetto, avranno accesso alla tecnologia prototipo nel secondo e terzo anno del ciclo di sviluppo per poterne valutare la validità.

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