ReMedia: Hi-Tech e ambiente, una sfida per il futuro

Posted On 21 Apr 2009
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re3Da MilanoSviluppo e ambiente possono coesistere in modo armonico? La domanda in sé non è originale, nel senso che questo interrogativo è stato sollevato già da molto tempo e i dubbi sulla coesistenza di uno sviluppo accelerato, come quello che stiamo vivendo negli ultimi cento anni, e l’integrità dell’ambiente sono molti. Semmai la novità è rappresentata dal sempre più problematico smaltimento dei rifiuti, che rappresentano l’ultimo gradino di una scala produttiva spesso assai poco virtuosa e che, col crescere e il diversificarsi della catena produttiva, ha contribuito a generare “spazzatura” sempre meno riciclabile e più impegnativa da smaltire.
Negli ultimi anni siamo passati da una raccolta pressoché indifferenziata, e qui le assonanze con la parola indifferenza, intesa come totale distacco dalle problematiche ambientale, sono probabilmente tutt’altro che causali, ad una raccolta sempre più differenziata, nel tentativo di recuperare e riciclare gli scarti produttivi, riutilizzarli e, in sintesi, preservare le risorse del pianeta che, per inciso, non sono infinite. Basti pensare che per alimentare lo sviluppo selvaggio degli ultimi anni stiamo utilizzando il petrolio e i suoi derivati che rappresentano il frutto di milioni e milioni di anni di processi geologici, dal Carbonifero ai giorni nostri, e che noi rischiamo di esaurire nel giro di poche centinaia di anni dietro il vessillo, sciaguratamente sventolato, del progresso.
In questo equilibrio sempre più precario si sta inserendo, negli ultimi anni, una voce nuova in termini di rifiuti, che sta diventando sempre più preponderante: lo smaltimento dei prodotti hi-tech superati. Cellulari, TV LCD, Computer, Lettori Mp3 e tutti gli altri elettrodomestici avanzati che ormai fanno parte della nostra vita.


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Proprio in questo contesto di inserisce ReMedia, un consorzio multi-settore specializzato nella gestione eco sostenibile dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) costituitosi nel 2005.
ReMedia associa 1.000 aziende hi-tech impegnandosi in modo estremamente efficace nel riciciclo di RAEE.
I dati del lavoro svolto da ReMedia in pochi anni sono davvero significativi: solo nel 2008 ha recuperato 17.500 tonnellate di materie prime e secondarie – vetro, ferro, alluminio, rame, plastica , questo ha portato ad un risparmio di energia pari a 8.500 TEP (tonnellata equivalente di petrolio), pari al consumo annuo di un comune di 2.650 abitanti, o pari al consumo di 245.000 Tv al plasma o di circa 650.000 computer. Tutto questo ha portato ad una riduzione, solo per il 2008, di oltre 73.500 tonnellate di CO2, pari alle emissioni di circa 36.500 autovetture con una percorrenza annua pari a 14.000 chilometri o al consumo annuo di ca. 1 milione di computer.


re1Di questo e di molto altro si è discusso nel convegno “Hi tech e ambiente: storia di un amore possibile”, che si è tenuto il 20 Aprile a Milano a Palazzo Mezzanotte, con la conduzione del giornalista RAI Luca Mercalli.
Un talk show da cui sono scaturite indicazioni davvero interessanti, cifre da brividi circa il depauperamento delle risorse del pianeta, ma anche una serie di voci ottimistiche che danno speranza al futuro di questo pianeta.
Di questo evento diamo ampia visione attraverso una serie di filmati fruibili direttamente nella pagina principale e nella sezione video.



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