Gli spot televisivi ora si guardano sul giornale

videomagazineDa Milano – Dopo anni e anni di trasmissioni televisive costruite sulla rassegna stampa dei giornali, ora sono proprio i giornali a prendersi una bella rivincita utilizzando, per la legge del contrappasso, proprio i video per cercare di aumentare le vendite.
Il primo spot video è stato pubblicato all’interno della rivista americana Entertainment Weekly.
Il piccolo schermo, costruito in un inserto di cartone, contiene una pubblicità per la Pepsi Max e per la rete televisiva, CBS.
Ci sono anche altoparlanti integrati, in modo che lo spettatore possa, oltre che vedere, anche ascoltare l’annuncio.
Il video viene memorizzato su un chip, con un procedimento simile a quello utilizzato per i biglietti di auguri con la musica incorporata che viene attivata quando si gira la pagina.
Il display su cui scorrono gli annunci è a cristalli liquidi (LCD) ha uno spessore di soli 2,7 millimetri e una risoluzione di 320×240 pixel. E’ in grado di memorizzare 40 minuti di video, la batteria integrata dura fino a 70 minuti e può essere ricaricata tramite mini-USB .

Tutto davvero molto bello, però ci sono anche dei punti negativi: la rivista non è facile da sfogliare perché il quartino che include il video è relativamente ingombrante come spessore.
Inoltre, il video richiede alcuni secondo per attivarsi quando la pagina viene girata e questo lasso di tempo fa decadere l’attenzione del lettore che potrebbe addirittura girare la pagina e passare oltre senza che la sua attenzione sia catturata dal video. Non ultimo i costi.
Un migliaio di stampe con schermi intergrati, per una pubblicità su scala limitata ed estremamente mirata, costerebbe circa 20 dollari per ogni rivista .

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