È sul web il futuro della tv

Posted On 22 Mag 2009
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GlomeraDa Torino  – La televisione si sposta sul satellite e gli spettatori si spostano sul web. Glomera, la piattaforma per creare e gestire webtv personalizzate, registra una forte crescita nella diffusione e fruizione dei canali attivi a meno di due anni dal lancio. Sono oltre 5000, infatti, le webtv create che risultano essere particolarmente seguite negli Stati Uniti, in Francia, Germania e nel Regno Unito ma sono ben 111 le nazioni da cui proviene il traffico complessivo, con un interesse crescente in Brasile, Spagna e Messico.


Il computer sta rapidamente diventando il mezzo per fruire da un lato nuovi format e programmi creati ad hoc, che diventano sempre più popolari: come le telecronache in diretta delle partite di calcio con inquadratura sugli spalti dello stadio, realizzate dalla redazione di Cittaceleste http://www.cittaceleste.it/ o le riprese di momenti della quotidianità realizzate in un appartamento appositamente arredato da un noto marchio http://appartamento.lago.it/, o anche la trasmissione di momenti sacri mandate in onda dai sempre più numerosi canali religiosi attivi http://www.sabaoth.tv/ e http://www.davidepavia.it/. Dall’altro lato permettono di seguire le trasmissioni televisive in diretta e registrate. Basti pensare alle numerose televisioni satellitari che hanno trovato nel web un mezzo ulteriore di diffusione dei propri contenuti. Troviamo infatti canali Sky come http://www.nbtv.it/nbtv.html e http://www.tvmoda.it e televisioni come http://www.odeontw.tw


La piattaforma per la creazione di webtv professionali e interattive dimostra quindi di essere al passo con l’evoluzione delle tendenze di utilizzo che fanno del web il mezzo di comunicazione destinato a diventare più popolare. Come emerge dall’ultima ricerca presentata da Microsoft, si sta misurando un cambiamento nelle modalità di fruizione dei contenuti dei media. L’analisi sostiene infatti che entro i prossimi dodici mesi, l’utilizzo medio di Internet a livello europeo supererà quello della televisione tradizionale con 14,2 ore alla settimana, contro le 11,5 ore settimanali dedicate alla TV.
La perdita di terreno della TV tradizionale a favore dell’utilizzo del Web è attribuibile da un lato, all’accessibilità della rete ed alla sua eterogeneità, dall’altro all’eccezionale diffusione della banda larga a livello europeo e soprattutto nel sud, che ha spianato la strada all’introduzione di esperienze di intrattenimento come le webtv e i video online che si sono imposti come la forma più popolare di intrattenimento: oltre 1 europeo su 4 (il 28%), infatti, guarda filmati più o meno brevi sulla rete, mentre nel mondo più di 300 milioni di persone guardano video online, più di quante ascoltino contenuti audio.


Ma le sorprese non finiscono qui! “Su oltre 200 canali con una programmazione ed un palinsesto attivi – dichiara Daniele Alberti, general manager di Glomera – sono oltre 2.000.000 al mese le impressions del banner in sovraimpressione sul video, che abbiamo inserito in via sperimentale in previsione dell’introduzione del modulo dell’advertising che consentirà di gestire, proprio come in televisione l’erogazione della pubblicità, scegliendo quindi su quali paesi e su quali canali mandare in onda i propri messaggi oltre alle aree tematiche di appartenenza dei canali”.
“Il nostro obiettivo – dichiara Stefano Colonna, amministratore delegato di Glomera – è di aiutare i produttori e i distributori video a sviluppare nuove strategie di business, e a guadagnare attraverso i video. Glomera infatti riconoscerà sia ai creatori, sia ai gestori dei canali una percentuale sui ricavi derivanti dalla pubblicità che, nei prossimi mesi, verrà inserita all’interno dei canali gratuiti, con un modulo dedicato”.



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