Infezioni malware ai PoS: l’Italia è seconda al mondo

Posted On 06 Dic 2014
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pos_malwareDa Milano L’Italia è seconda al mondo per infezioni malware ai PoS. Questo è quanto rivela il report sulle minacce del terzo trimestre di Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud. Il documento, dal titolo “Vulnerabilità sotto attacco”, rivela anche che l’Italia riconquista il bronzo nella classifica delle nazioni che spammano di più e si conferma terza al mondo per visite a siti maligni.

Ecco cosa è successo in Italia nel terzo trimestre 2014:

· L’Italia è seconda al mondo per infezioni malware ai PoS. Il 6% dei malware che hanno infettato i PoS ha riguardato il nostro Paese. L’Italia condivide la posizione con le Filippine e Taiwan. Al primo posto trionfano gli Stati Uniti.

· L’Italia torna sul podio delle nazioni che inviano più spam. Il nostro Paese riconferma la posizione del primo trimestre che aveva temporaneamente abbandonato nel secondo, quando era scesa al quinto posto. In generale, nel terzo trimestre, sono stati identificati e bloccati in tutto il mondo più di 17 miliardi di indirizzi IP che inviano spam, 856.500.000 erano in Italia. Al primo posto della classifica dei Paesi che hanno inviato più spam troviamo a pari merito Stati Uniti, Argentina e Vietnam, al secondo la Spagna. L’Italia è terza a pari merito con Germania e Iran.

Più di 34 milioni di comunicazioni erano scritte in italiano, che si classifica quindi come decima lingua più utilizzata per lo spam.

· L’Italia si conferma terza nella top ten dei paesi con il più alto numero di visite a siti maligni, posizione condivisa con la Francia e che occupava anche nel secondo trimestre. Al primo posto gli Stati Uniti, seguiti dal Giappone. Tradotto in cifre, significa che in tutto il mondo sono state bloccate più di un miliardo di visite ai siti maligni. Gli italiani sono capitati su questi siti più di 56 milioni di volte.

In generale, la Smart Protection Network di Trend Micro ha bloccato 2,8 minacce ogni secondo. Il terzo trimestre ha vissuto il suo apice con Shellshock, una tra le più grandi vulnerabilità mai registrate, che ha messo a rischio oltre mezzo miliardo di server e dispositivi in tutto il mondo. Il terzo trimestre è stato caratterizzato anche da vulnerabilità che hanno colpito le piattaforme web e le app mobile, e che hanno coinvolto sia le aziende che i consumatori. Android nel terzo trimestre, si è confermato come il sistema mobile maggiormente colpito, mentre rimangono alti i livelli di malware diretti al settore dell’online banking.

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