Quanto contano i Social Network nella ricerca del posto di lavoro in Italia?   

donna-pcDa Milano – Secondo l’ultimo Kelly Global Workforce Index, l’autorevole indagine di Kelly Services, condotta dall’ottobre 2010 al gennaio 2011, su 97.000 persone in 30 paesi, di cui oltre 5.500 in Italia, l’utilizzo dei social network sta condizionando e modificando le modalità con le quali gli italiani cercano lavoro. La candidatura spontanea rimane ancora il metodo più usato per trovare lavoro (secondo il 29%), a cui segue a stretto giro il “passaparola” (25%), ma si evidenzia che un lavoratore su tre (33%) utilizza i social network per cercare nuove opportunità. Secondo  il  29%  delle  persone  di  età  compresa  tra  i  18  ed  i  29  anni,  per  migliorare  la  propria  posizione lavorativa  è  essenziale  essere  presenti  attivamente  sui  principali  social  network  con  un  profilo  ben definito.  La  pensano  allo  stesso  modo  il  24%  degli  intervistati  tra  i  30  ed  i  47  anni  ed  il  22%  dei  baby boomers (tra i 48 e i 65 anni). Anche  se  sempre  più  aziende  attuano  politiche  volte  a  regolare  l’utilizzo  dei  social  network  durante l’orario  lavorativo,  come  attesta  il  27%  degli  intervistati,  si  riscontra  che  i  settori  in  cui  dipendenti  sono più attivi nelle conversazioni on‐line sono IT, Hospitality e Travel/Leisure.

Dall’indagine  emerge,  tuttavia,  che  il  28%  degli  intervistati  si  dichiara  preoccupato  per  le  possibili ripercussioni  negative  che  le informazioni personali contenute sul  proprio profilo potrebbero avere sulla carriera professionale, per cui è necessario prestare la massima attenzione a ciò che si pubblica.”Appare  evidente che i social network stanno modificando il modo in cui  si cercano lavoro e  informazioni su  nuove  opportunità  di  crescita  professionale.  Permettono,  infatti,  la  selezione  non  solo  del  tipo  di attività  che  si  intende  scegliere,  descrivendone  le  caratteristiche  peculiari,  ma  anche  l’azienda  con  la quale  si  desidera  collaborare”  ‐    commenta  Stefano  Giorgetti,  VP  &  General  Manager  di  Kelly  Services

Italia.  “È,  tuttavia,  necessario  prestare  la  massima  attenzione  ai  contenuti  che  si  intende  pubblicare  sui propri  profili,  in  quanto  possono  essere  “visitati”  anche  dall’occhio  esperto  di  potenziali  datori  di  lavoro. In  ogni  caso,  considerata  l’evoluzione  che  questi  strumenti  di  comunicazione  hanno  avuto  negli  ultimi anni,  i  social  network  sono  destinati  a  divenire  rapidamente  un  valido  strumento  per  trovare  lavoro  e crescere professionalmente in tempi brevi “. Kelly  Services  Italia,  riconoscendo  l’importanza  di  questi  strumenti,  è  presente  da  tempo  sui  principali social  network  ‐  Facebook,  Twitter  e  Linkedin  –  e  li  utilizza  per  stabilire  una  comunicazione  immediata con  i  potenziali  canditati  e  le  aziende,  scoprire  nuovi  talenti,  offrire  spunti  di  dibattito,  consigli  per affrontare  un  colloquio  o  redigere  un  cv,  segnalare  le  posizioni  aperte  e  rispondere  rapidamente  ai  più disparati quesiti sulla ricerca del lavoro. “Il  ripostiglio  delle  idee:  spunti,  vignette  e  provocazioni,  pubblicato  sulla  nostra  pagina  ufficiale  in Facebook”  continua  Giorgetti  “è  un  esempio  di  come  sia  possibile  essere  veramente  utili  a  tutti  coloro che  sono  alla  ricerca  di  un  lavoro,  mettendo  a  loro  disposizione  la  nostra  expertise  per  rendere  questa ricerca il più proficua possibile”.


LE PERCENTUALI PIÚ RILEVANTI:

LinkedIn (1,7 milioni di iscritti in Italia) è il social network più utilizzato per la ricerca del posto di lavoro  secondo  il  64  %  degli  intervistati  della  Generazione  X  (età  30‐47),  il  57  %  dei  baby boomers  (età  48‐65)  e    il  54%  della  Generazione  Y  (18‐29  anni).    Al  secondo  posto  Facebook secondo il 14% della Generazione X, il 27% della Generazione Y e il 12% dei baby boomers.

• Per  crescere  lavorativamente,  secondo  il  29%  degli  intervistati  della  Generazione  Y,  è  essenziale essere  presenti  attivamente  all’interno  dei  principali  social  network.  La  pensano  allo  stesso modo il 24% degli intervistati della Generazione X ed il 22% dei baby boomers.

• Il  28  %  degli  intervistati  si  dichiara  preoccupata  dal  fatto  che  i  contenuti  delle  proprie  pagine  sui social network potrebbero avere ripercussioni negative sulla propria carriera lavorativa.

• Il  27  %  degli  intervistati  ha  dichiarato  che  nell’azienda  in  cui  lavora  esistono  politiche  che regolamentano l’utilizzo dei social network.

• I  settori  in  cui  i  dipedenti  sono  più  attivi  nelle  conversazioni  on‐line  sono  IT,  Hospitality  e Travel/Leisure.

• La regione in cui si registra una maggiore ricerca di posti di lavoro on‐line è la Lombardia, in cui il 35%  degli  intervistati  utilizza  i  social  network  per  cercare  un  impiego.  A  seguire  si  colloca  la Sicilia  (34%),  poi  Veneto,  Campania,  Lazio,  Piemonte  (32%),  Emilia  Romagna  (30%),  Toscana (29%), Liguria (28%) e Puglia (27%).

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