L’inchiesta biennale di Actimize sulle frodi dei dipendenti nel settore finanziario conferma l’aumento delle perdite dovute a questi crimini

actimize-logoDa Milano – Actimize, una Società NICE Systems e azienda leader per dimensioni ed esperienza nella fornitura di software per la gestione dei rischi transazionali nel settore dei servizi finanziari, annuncia i risultati dell’indagine biennale sulle frodi dei dipendenti delle istituzioni finanziarie. Questa minaccia è cresciuta secondo l’82% degli intervistati (un quarto in più rispetto alla ricerca del 2007), mentre per il 78% essa è condizionata dal rallentamento economico.

Con sorpresa, la ricerca ha rivelato che oltre il 69% degli intervistati ritiene che il rischio maggiore derivi dagli impiegati a tempo pieno, da 7 a 14 volte in più rispetto ai lavoratori part-time, a quelli esterni, in outsourcing o temporanei. Actimize crede che la ragione di questo risultato sia da attribuire al fatto che spesso gli impiegati non full-time sono controllati più da vicino e hanno accesso ad un minor numero di dati ed informazioni sensibili. Al contrario, sono proprio gli impiegati full-time ad avere un accesso completo ai sistemi e asset aziendali.

 

 

Aumento delle minacce
Attualmente, le istituzioni finanziarie sono maggiormente soggette ai sabotaggi da parte dei dipendenti, tanto che il 72% degli intervistati ha dichiarato di essere da moderatamente ad estremamente preoccupato. Di recente, una grande istituzione finanziaria ha dovuto affrontare un attacco da parte di un dipendente che, dopo essere stato licenziato, ha configurato un software con lo scopo di distruggere milioni di dollari di dati dai server del network aziendale. Con la minaccia dei sabotaggi da parte dei dipendenti, il 62% degli intervistati ha affermato che l’aumento delle rogue trading (transazioni fraudolente) è dovuto al rallentamento dell’economia e l’84% intravede, in questo ambito, la possibilità di perdite che supereranno i 100 milioni di dollari nei prossimo 12 mesi. Mentre i dipendenti disonesti cercano dei modi alternativi per guadagnare nei periodi di crisi, la minaccia di transazioni fraudolente aumenta.

 

 

Le istituzioni finanziarie migliorano i tempi di reazione
Secondo i tre quarti degli intervistati la natura degli attacchi da parte dei dipendenti è diventata estremamente sofisticata. Solo il 30% delle istituzioni finanziarie si avvale di strumenti di ultima generazione per proteggersi dalle frodi. Questo rappresenta un deciso miglioramento rispetto al 2007, dove soltanto l’8% utilizzava tecnologie di ultima generazione per combattere le frodi da parte dei dipendenti. Un numero sorprendente di intervistati, pari al 58%, valuta scarsa, o scarsamente accettabile la capacità da parte del settore finanziario di rilevare le frodi dei propri dipendenti.

“Come dimostrano i risultati della nostra inchiesta, le istituzioni finanziarie sono sempre più preoccupate dalla minaccia di frodi da parte dei propri dipendenti. Un attacco che sfugge ai controlli può causare perdite di milioni di dollari”, afferma Paul Henninger, responsabile dei prodotti contro i crimini finanziari in Actimize. “Fortunatamente il mercato sta migliorando la propria capacità di indagare e scoprire le frodi da parte dei dipendenti. Anche in tempi difficili le istituzioni finanziarie dovrebbero continuare ad investire in tecnologia per salvaguardare le aziende e i propri clienti”.

 

I risultati dell’inchiesta affermano inoltre che:
– secondo il 67% degli intervistati solo la metà, o la minoranza dei casi di frode da parte dei dipendenti vengono attualmente scoperti
– nella classifica dei modi più comuni con cui le istituzioni scoprono questo tipo di frodi, il 34% degli intervistati ammette che ciò avviene “accidentalmente”
– più della metà degli intervistati sostiene che il budget sia il maggiore ostacolo interno per la gestione delle minacce di frode dei dipendenti

 

Questi risultati sono basati su un’inchiesta Actimize svoltasi a settembre e curata da Infosurv, una società indipendente di ricerca. L’inchiesta si basa su oltre 70 risposte dettagliate da parte di istituzioni finanziarie di tutto il mondo, di cui la metà provenienti dal settore bancario retail e, più della metà, da organizzazioni con asset superiori ai 30 miliardi di dollari. Oltre il 50% dei professionisti intervistati sono specializzati nella prevenzione delle frodi, nella gestione delle perdite, nell’IT e Information Security, mentre per la restante parte, ricoprono ruoli di internal audit, corporate investigator, corporate security, compliance e risk management.

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