Giocati per voi: Amy PSN

Posted On 12 Apr 2012
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amyDa Milano – Oggi parliamo di un titolo disponibile su PSN e Xbox Marketplace: Amy. Questo titolo “sarebbe” un survival Horror. Ma l’orrore vero e proprio è il gioco. Seppur all’inizio Amy vantasse di una certa curiosità e molta fiducia vedendo il team di realizzazione guidato da Paul Cuisset, noto game designer che ha sviluppato il celebre videogame Flashback, il titolo fa acqua da tutte le parti.

La storia inizia con la piccola Amy. Questa triste bimba, autistica, sarà accompagnata da Lana. Le due ragazze si troveranno all’interno di una struttura che studia i fenomeni paranormali, dove la piccola Amy verrà sottoposta ad alcuni test. Naturalmente la struttura è molto inquietante e tetra a tal punto da spaventarla. Il vostro compito sarà quello di fuggire con Lana e la bimba. La qualità dei level design, lascia molto a desiderare. Troppe ambientazioni buie e scialbe. Nessun effetto di luce, nessun gioco d’ombre. Una struttura vecchia e primitiva che salta subito agli occhi del giocatore. La meccanica di gioco, risulta altrettanto primitiva. Sembra di fare un tuffo nel lontano 1999. I personaggi, seppur ben caratterizzati a livello di texture, sono ostici da governare. Spesso Amy si muoverà da sola, cosi facendo si dirigerà verso i nemici senza motivo. Il sistema di combattimento è pessimo. Se Lana impugna un bastone per difendersi, le armi sono limitate e sparse nel buio più totale del livello, la maggior parte delle volte viene infettata se allontanata da Amy che è totalmente immune al virus. Col passare dei minuti il contagio di Lana, farà uscire la scritta Game Over. Cosi il giocatore è costretto ad adottare una politica stealth. Sfruttando le innumerevoli zone buie per schivare i nemici, a patto che Amy non vada dove vuole. Sono presenti degli enigmi, già visti e rivisti. La piccola bimba attravrserà i passaggi più piccoli, i vari ascensori a distanza e un livello di risoluzione davvero troppo basso. Il problema risale nell’assoluta noia in cui ben presto verrete coinvolti. Purtroppo un survival horror senza atmosfera non ha senso. La sezione stealth spesso viene aiutata da Amy, che grazie ai suoi poteri genera una bolla “anti rumore”. Il comparto audio è inesistente. Quindi sentire solo il rumore dei tacchi di Lana alla lunga annoia. Se il titolo aveva lo scopo di trasmettere molta suspance e adrenalina, in verità riesce soltanto ad annoiare fin da subito. Oltre a tutte queste note negative, aggiungeteci un Save Point inesistente che costringe il giocatore a ripetere delle sezioni lunghe e noiose. Se verrete uccisi, potreste rischiare di ripartire dall’inizio. Il gioco vanta un salvataggio da livello a livello e i savepoint sono molto rari negli schermi. Amy avrebbe avuto tutte le carte in regola per essere un buon titolo, sfruttando maggiormente la meccanica di cooperazione e costruendo un’ambientazione davvero tetra e raccappricciante, invece si è rilevato un titolo sviluppato in fretta e furia. Il gioco costa 10€, consiglio vivamente di stargli lontano anni luce, oppure di consigliarlo al vostro peggior nemico.

Voto : 4


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