MacBook Air: prove e confronti

Posted On 03 Gen 2011
Comment: Off


macbookair_nuovo2Da Milano
– Ci sono strategie che sono difficili da capire e che a volte davvero sorprendono. Mettiamo il MacBook Air, un portatile innovativo finché si vuole ma guardato con grande scetticismo già dal suo primo lancio nel gennaio 2008.
Passato attraverso un biennio di chiaroscuri, il MacBook Air si pensava potesse seguire la sorte di altri innovativi dispositivi come il Power Mac G4 Cube, antesignano del nuovo Mac Mini, scomparso dai listini di Apple in modo prematuro e senza lasciare traccia.
Invece, ecco quello che non ti aspetti: Apple pronta a rilanciare e a scommettere in modo ancora più deciso sul portatile più sottile al mondo con la convinzione che rappresenti davvero il laptop del futuro.
Partiamo quindi dal presente. Il MacBook Air si è ridotto ancora di più di dimensioni, al modello da 13 pollici ha affiancato un modello da 11 pollici che vanta un peso piuma di 1,06 chilogrammi (il modello da 16 pesa 1,32 Kg) con un profilo che misura nel punto più sottile 3 millimetri.
Il “guscio” è in alluminio e il display ha una risoluzione di 1440 x 900 pixel nel modello da 13,3 pollici, mentre nel modello da 11.6 pollici la risoluzione massima è di 1366 x 768 pixel.
Provandolo si percepiscono immediatamente i pregi: ovvero il peso quasi impalpabile, le dimensioni ridotte unite, però, a una buona solidità.
Il MacBook Air può essere riposto comodamente in una ventiquattrore senza avvertirne quasi il peso, contrariamente a quanto avviene per altri portatili, è, per certi versi, l'”anello di congiunzione” tra i tablet, come l’iPad, i portatili classici.
Un altro indiscutibile vantaggio del MacBook Air è rappresentato dalla memoria di archiviazione dati di tipo flash, che sostituisce i consueti dischi rigidi, e che garantisce un accesso più veloce ai dati, ed è anche più affidabile dei comuni dischi rigidi dei portatili grazie al design a stato solido.
Un ulteriore pregio è il prezzo di ingresso, collocato a 999 euro per il modello da 11 pollici, mentre quello da 13 può arrivare fino a 1559 euro.
Il prezzo, per inciso giudicato troppo alto del precedente modello, è stato probabilmente uno dei motivi che hanno un po’ frenato la diffusione di questo portatile. L’abbassamento a 999 euro lo colloca a metà strada o quasi tra un’iPad di fascia alta e un MacBook Pro di ingresso, rendendolo decisamente più appetibile.
Dal punto di vista delle prestazioni si può eccepire qualcosa: Il processore del modello di ingresso da 11 pollici è un Intel Core 2 Duo a 1,6GHz, sicuramente non un processore potentissimo se si considera che il MacBook Pro di ingresso che costa 1.149 euro e il MacBook bianco da 999 euro hanno un Intel Core 2 Duo a 2,4GHz. In termini pratici le prestazioni sono decisamente superiori. Non cambia molto in termini di scheda video che è, per tutti e tre i modelli menzionati, una NVIDIA GeForce 320M con 256MB di SDRAM (condivisa).
Chi sceglie un MacBook Air quindi non lo fa per le prestazioni, altrimenti a parità di prezzo sarebbe più conveniente il MacBook, ma per un insieme di design e innovazione che difficilmente trova concorrenti.
Da notare anche un’altra pecca atavica del MacBookAir dovuta al suo design ultrasottile: non c’è il lettore DVD/CD. Per installare programmi o altro bisogna condividere il lettore di un altro Mac, via Wi-Fi, oppure acquistare a parte il MacBook Air SuperDrive Apple a 79 euro.

macbookair_nuovo

 

iMovie
Nello stesso evento che ha visto il lancio dei nuovi MacBookAir Apple ha provveduto a “ringiovanire” la suite iLife che è arrivata alla versione ’11. Da notare che iLife si trova già inclusa di serie nei computer Apple e quindi anche nel MacBook Air, si può comunque acquistare a 49 euro. Nella suite trovano spazio: Garage Band, iMovie e iPhoto. Garage Band è essenzialmente uno strumento per creare musica in modo intuitivo, mentre iPhoto è un ottimo classificatore di foto con qualche funzione di editing (non aspettatevi Phothosop). Tutto sommato il software più utile e sorprendente finisce per essere proprio iMovie che è un programma di montaggio ed editing video che consente di realizzare filmati sorprendenti con un taglio che non ha nulla da invidiare a quelli realizzati con software professionali (vedi Final Cut). Il tutto in pochi clic e anche da parte di chi non ha mai usato software di questo tipo. Nella versione ’11 è stata introdotta anche la funzione Trailer che consente di realizzare in modo automatico delle anteprime come quelle che pubblicizzano i film di imminente uscita al cinema. Divertente e decisamente sorprendente.

About the Author

Related Posts