Snow Leopard: cronaca di una transizione possibile

Posted On 05 Set 2009
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snowleopard3Da Milano – Ore 22.00. Da più di trenta minuti sono fermo davanti al messaggio conciso quanto inequivocabile “Sei sicuro di voler installare Max Os X?“. Una piccola stilla di sudore scende dalla tempia, è quasi una rappresentazione simbolica delle lacrime che dovrò versare dopo l’installazione se per caso Snow Leopard dovesse riservare qualche sgradita sorpresa e compromettere la produttività di un Mac Pro performante e perfettamente integrato con Leopard.

Clicco su Installa. Quella che segue è la cronistoria di una transizione voluta e temuta, ma finita meglio del previsto.
Premessa, ho deciso di passare a Snow Leopard per: curiosità giornalistica, una certa propensione per il nuovo che avanza ma, soprattutto, per la velocità sbandierata ai 4 venti del Kernel a 64 bit.
Snow Leopard fa il Boot a 64 bit solo su alcune macchine, mentre riserva il boot a 32 per le altre. Per capire se il mio Mac Pro c poteva sfruttare tutta la potenza del kernel a 64 bit ho scaricato un simpatico software gratuito da http://www.ahatfullofsky.comuv.com/English/Programs/SMS/SMS.html.
Lanciando l’applicazione viene visualizzata una schermata che riporta alcuni dati sensibili:

 

 

Processor indica se il processore è a 32 o 64 bit.

L’EFI (Extensible Firmware Interface) è la parte del firmware del Mac che parte all’avvio del computer e che poi si occupa di lanciare il sistema operativo con la modalità a 32 o 64 bit.

Il kernel è il cuore del sistema operativo, nel nostro caso Snow Leopard, è responsabile della gestione delle risorse di sistema e della comunicazione tra hardware e software, Snow Leopard consente di gestire il kernel a 32 bit e a 64.

 

 

immagine-8Semplificando, dall’uso dell’applicazione, come mostrato nell’immagine, risulta che il mio computer ha un processore a 64 bit ma un EFI a 32 bit. Questo comporta, come logico risultato, che al momento del boot venga avviato il kernel a 32 bit al posto di quello a 64.
Questo mi addolora più in termini generali che prestazionali. Certo non potrò accedere ad un massimo di 16 exabyte di memoria, ma considerando che uso 3GB poco mi cambia.
Rimane però la consapevolezza di avere una macchina già un po’ superata e questo potrebbe non farmi dormire serenamente nelle prossime notti.
Torniamo al presente, ovvero alle 22.01.

 

 

L’Installer mi informa che ci vorranno 51 minuti per completare l’operazione. Mi allontano pochi secondi ma poi sono già lì, in ansia come un padre fuori dalla sala parto (parlo con cognizione di causa). Non sto neanche a dirvi i problemi che verrebbero fuori se uno dei software installati di 3D o editing video non funzionasse correttamente al termine dell’installazione.

 
Dopo un po’ meno di 50 minuti l’installazione si completa e il Mac Pro si riavvia. A prima vista sembra davvero non essere cambiato nulla. Il mio tema desktop era Aurora e lo è ancora. Le applicazioni si aprono tutte senza problemi. Non è comparsa la fantomatica cartellina che raccoglie le applicazioni incompatibili con Snow Leopard.

 
Final Cut, Motion, Photoshop CS3, Word 2008, Cinema 4D. Funziona tutto. Il problema semmai è che non si avvertono differenze sostanziali in termini di velocità pura. In effetti si tratta di applicazioni scritte per kernel a 32 bit e non si giovano più di tanto della transizione mentre la applicazioni native a 64 bit: Safari, Mail e compagnia in effetti sembrano più scattanti, anche il Finder è leggermente più reattivo nell’apertura delle finestre.

 
Ci sono due belle sorprese: il mio hard disk si è alleggerito di 40 GB e la configurazione Airport è attiva come prima, lo stesso dicasi per gli account vari e per le preferenze.
immagine-2_1In compenso un’occhiata a Monitoraggio Attività si evidenzia come col solo Finder aperto il sistema impegni 450 MB di memoria Attiva è 1,23 GB di memoria Usata. Peggio che con Leopard, del resto non si lesinano ulteriori trasparenze nell’interfaccia grafica e tutto questo probabilmente finisce per pesare. Secondo me con 1Gb di memoria (quella minima consigliata) il Mac Pro arrancherebbe, ma io ne ho 3 e non ne sono mai ne sono stato felice come in questo momento…

 

Le vecchie applicazioni PowerPC funzionano! Basta installare Rosetta al momento dell’installazione, oppure basta cliccare su un’applicazione PowerPc dopo l’installazione e se Rosetta è assente Snow Leopard provvederà ad installarlo automaticamente. Girano in emulazione ma essendo state scritte per sistemi operativi molto meno potenti vengono supportate egregiamente (almeno le mie).
Il nuovo player di Quick Time è identico a quello dell’iPhone. Penso che riuscirò a superare in fretta l’eccitazione per la notizia. Fortunatamente Quick Time 7 Pro non è stato cancellato ma solo spostato in Utility. L’installazione di X11 non ha compromesso l’SDK 3.0. I progetti per iPhone si aprono e funzionano: è un discreto sollievo.

 

 

Alle 2 di mattina vado a dormire sereno. Convinto che la mia vita informatica non sia cambiata molto almeno fino ad ora ma soddisfatto che almeno funzioni tutto come prima. Ora attendo con ansia Final Cut a 64 bit per vedere se il mio processore ne trarrà giovamento: se son rose fioriranno…

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