Oltre Facebook: Twitter

Posted On 23 Mar 2009
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twitter_logoDa Milano – Il Social Networking è stato uno dei fenomeni in maggiore ascesa per quanto riguarda il 2008. Se qualcuno avesse delle perplessità sul significato intrinseco della parola basta nominare FaceBook per dissipare ogni dubbio.
Il sito per tenere traccia di conoscenti ed amici ha recentemente raggiunto 175 milioni di iscritti in tutto il mondo e anche da noi è in grandissima ascesa.
La popolazione italiana di Facebbok ha raggiunto quota sei milioni e si incrementa con una crescita esponenziale che negli ultimi tre mesi ha sfiorato il 1300%.
Numeri da capogiro. C’è però anche un rilievo curioso: circa il 70% degli iscritti a Facebook non sono Americani. E’ indubbiamente singolare per un fenomeno nato in America, Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, all’epoca diciannovenne e studente presso l’università di Harvard, che però sembra avere attecchito maggiormente proprio al di fuori del territorio Americano.
Strano due volte se si considera che in genere proprio gli Stati Uniti rappresentano l’incubatore preferito di fenomeni sociali riferiti alla rete, che poi si affermano anche all’estero sulla scia del grande successo ottenuto in patria, basti pensare a You Tube o Second Life.
Con Facebook è accaduto l’esatto contrario. L’aumento dell’interesse degli americani, fin qui tiepido, è in qualche modo stimolato proprio dal crescente successo europeo e mondiale di questa piattaforma di Web 2.0.
L’Italia poi rappresenta una sorta di patologia a parte in questo quadro clinico piuttosto complesso.
Nel nostro paese Facebook è letteralmente esploso nel giro di pochi mesi assumendo davvero i contorni di una rivoluzione sociale.
Oltretutto, si può affermare con certezza che questo social network ha attirato molte persone che prima erano solo marginalmente interessate ad internet o alla tecnologia: un pubblico relativamente nuovo mai sfiorato prima.
Ma perché Facebook piace? La domanda non ha una risposta univoca.
Ce n’è a sufficienza per alimentare dibattiti e talk show a profusione. Ognuno può dire la sua e avere la ragionevole convinzione di essere nel giusto.
Forse però uno dei motivi che ne ha decretato il successo risiede nella voglia di ripescare nel passato, di rivisitare rapporti e relazioni perse e concedersi, magari, una seconda chance con amici troppo presto dimenticati o amori mai del tutto dimenticati. Una sorta di operazione nostalgia.
C’è anche un altro dato di cui tenere conto assai meno positivo: il successo di Facebook e del web 2.0 più in generale, ha spostato l’attenzione degli sviluppatori di virus e worm proprio in questo settore. Così i rischi aumentano di pari passo con le opportunità di ritrovare le vecchie amicizie, infatti, non tutto quello che si clicca è sicuro perché le API per sviluppare applicazioni da integrare in Facebook sono a disposizione di tutti: anche dei malintenzionati.
Ci sono però altri siti di Social Network che “bussano alla porta” e che promettono di bissare il successo di FaceBook.
Uno dei più curiosi e promettenti è Twitter (http://twitter.com). Non si tratta di una novità assoluta, infatti è nato nel 2006 però sta prendendo piede e si annuncia come uno dei fenomeni del 2009 in tutto il Mondo e, probabilmente, anche da noi in Italia.
Twitter è un sito di Social Network che permette a ciascun utente di dire in qualsiasi momento cosa sta facendo e di sapere cosa stanno facendo gli utenti in qualche modo collegati, il tutto utilizzando al massimo 140 caratteri.
Non è un gioco di abilità da settimanale enigmistico, ma un nuovo modo di comunicare: sintetico, veloce, incisivo e senza fronzoli. In una parola: pratico.
Ma andiamo un po’ per gradi. Il primo passo per utilizzare Twitter è l’iscrizione gratuita. Nulla di impegnativo, ci vogliono un paio di minuti. Prima di attivare l’account il sistema di registrazione avverte che è possibile ricercare amici già presenti in Twitter conoscendone l’e-mail. Si tratta comunque di un passaggio che si può saltare senza problemi.
Terminata registrazione si inizia. L’interfaccia della propria home page lascia pochi dubbi: c’è un solo campo in cui inserire il testo preceduto dalla domanda What are you doing? (letteralmente: Cosa stai facendo?). Il campo è contrassegnato in alto a destra da un numero, 140, sono i caratteri disponibili per scrivere il messaggio. Mentre il testo viene scritto e i caratteri utilizzati, il numero diminuisce progressivamente fino ad approssimarsi allo zero quando non ci saranno più caratteri disponibili per il messaggio. Al termine basta cliccare sul pulsante update e il messaggio verrà pubblicato. Evidentemente si può scrivere qualsiasi cosa. L’elemento fondamentale è la sintesi.
Non potendo scrivere il romanzo della propria vita ciascun utente è stimolato ad aggiornare continuamente la propria posizione con tanti brevi messaggi chiamati in gergo twitt.
Fin qui relativamente semplice. Ora entra in scena l’elemento “sociale” ovvero il meccanismo di collegamento dei vari utenti.
Se voglio essere aggiornato sui messaggi di altri amici, basta aprire la loro pagina personale e cliccare sul pulsante Follow, situato proprio sotto la foto o icona che li rappresenta.
Gli amici possono fare altrettanto con me. Quando si “segue” una persona tutto quello che la persona pubblica sarà mostrato nella home page di chi già deciso di seguirlo. Così se un utente segue 20 amici, vedrà comparire nella propria home page, oltre ai suoi messaggi, anche quelli degli amici, mano mano che vengono pubblicati. Sempre nella home page vengono elencate le persone che l’utente “segue” following_me e quelle da cui è seguito followers_me, in un delizioso meccanismo di incroci. La rapidità di comunicazione trova non poche similitudini con i programmi di instant messaging con il noto Msn anche se non è così frenetica.
I twitt possono essere seguiti anche attraverso programmi di messaggi istantanea come Google Talk, via sms attraverso l’uso del cellulare, oppure con programmi dedicati, senza bisogno di collegarsi al sito. Uno di questi è Twitteroo (http://rareedge.com/twitteroo/). Tutte le opzioni sono descritte abbondantemente sul sito di Twitter.
Quindi se volte rimanere in contatto pressoché costante con tutta la vostra grande comunità di amici Twitter è il “collante sociale” che fa al caso vostro.



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